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Alluvione di aprile, la Regione Piemonte stanzia 5 milioni per nuovi interventi: fondi anche in Canavese

Dopo i 35,5 milioni di euro statali, la Regione aggiunge 5 milioni di risorse proprie per 42 opere urgenti di ripristino e sicurezza. Finanziamenti anche in diversi Comuni del Canavese per frane, smottamenti e dissesti idrogeologici

Alluvione di aprile, la Regione Piemonte stanzia 5 milioni per nuovi interventi: fondi anche in Canavese

Alluvione di aprile, la Regione Piemonte stanzia 5 milioni per nuovi interventi: fondi anche a Barbania, Brosso, Carema, Castelnuovo Nigra, Cintano, Ingria, Lessolo, Lombardore, Nomaglio, Parella, Ronco, Val di Chy e Vidracco. Dopo i 35,5 milioni di euro statali, la Regione aggiunge 5 milioni di risorse proprie per 42 opere urgenti di ripristino e sicurezza. Finanziamenti anche in diversi Comuni del Canavese per frane, smottamenti e dissesti idrogeologici.

La Regione stanzia altri 5 milioni dopo l’alluvione di aprile

La Regione Piemonte conferma l’impegno assunto dopo l’alluvione che tra il 15 e il 17 aprile 2025 ha colpito numerosi territori, sbloccando 5 milioni di euro di risorse proprie a integrazione dei 35,55 milioni stanziati dal Governo con il riconoscimento dello stato di emergenza.
I nuovi fondi serviranno a finanziare 42 interventi urgenti, molti dei quali già eseguiti in somma urgenza dai Comuni, e altri in fase di completamento, con l’obiettivo di garantire ripristino, prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico.

Cirio: “Sostegno concreto ai Comuni”

«La Regione ha mantenuto gli impegni e garantisce un ulteriore supporto concreto – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio –. Questo stanziamento aggiuntivo rappresenta un tassello fondamentale per la sicurezza dei territori e valorizza l’impegno dei Comuni nell’affrontare l’emergenza».
L’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi ha aggiunto: «Il nostro obiettivo è stato fin dall’inizio quello di sostenere chi ha agito con rapidità e responsabilità nei momenti più difficili».

Interventi nel Canavese: focus sui Comuni interessati

Tra i 42 progetti finanziati, 13 riguardano il territorio canavesano.
Ecco nel dettaglio i principali interventi e i fondi assegnati:

  • Barbania – 30.232 euro: interventi di ripristino della viabilità e sistemazione delle aree colpite da frane e smottamenti.
  • Brosso – 195.000 euro: rimozione di materiale accumulato e messa in sicurezza dell’alveo per evitare esondazioni a valle.
  • Carema – 60.000 euro: consolidamento di un tratto stradale interessato da erosione e cedimento della carreggiata.
  • Castelnuovo Nigra – 219.000 euro: realizzazione di un muro di sottoscarpa a contenimento di un movimento franoso che aveva interrotto la viabilità.
  • Cintano – 35.929 euro: lavori di consolidamento per smottamenti e dissesti stradali lungo la viabilità comunale.
  • Ingria – 130.000 euro: messa in sicurezza della strada di accesso alle frazioni alte, con consolidamento del versante franato.
  • Lessolo – 23.033,60 euro: indagini geotecniche e opere di ingegneria naturalistica per il contenimento del versante morenico sopra il centro abitato.
  • Lombardore – 85.000 euro: interventi urgenti di messa in sicurezza dell’alveo e delle difese spondali del torrente Fisca.
  • Nomaglio – 120.000 euro: rifacimento e consolidamento delle sponde del Rio San Grato e del Rio delle Valli, con pulizia degli alvei.
  • Parella – 42.000 euro: lavori di ripristino e sistemazione di tratti viari danneggiati da frane e smottamenti.
  • Ronco Canavese – 315.000 euro: consolidamento delle frane mediante scogliere in massi e micropali lungo la strada comunale Crotto-Tiglietto.
  • Val di Chy – 81.000 euro: sistemazione di strade danneggiate da frane di sottoscarpa, con adeguamento e ricarica del piano viabile.
  • Vidracco – 105.000 euro: realizzazione di un muro di sostegno in via Chignolo per mettere in sicurezza la sede stradale.

Oltre 40 milioni già stanziati

Con questo nuovo pacchetto, le risorse complessive destinate alla ricostruzione e messa in sicurezza post-alluvione superano i 40,5 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno ulteriori fondi del Dipartimento nazionale di Protezione Civile per gli interventi di “priorità 2”.

La strategia regionale punta così non solo a riparare i danni, ma anche a rafforzare la sicurezza futura del territorio, riducendo la vulnerabilità dei Comuni più esposti al rischio idrogeologico e sostenendo la pronta reazione delle amministrazioni locali.