Appalto contestato a Castellamonte: ex sindaco e il suo vice condannati in tribunale

Appalto contestato. L'ex sindaco di Castellamonte, Paolo Mascheroni, il suo vice di allora, Giovanni Maddio, e l'ex responsabile dell'ufficio tecnico del Comune, Aldo Maggiotti, sono stati condannati oggi in tribunale ad Ivrea.

Appalto contestato

Appalto contestato, c'è la sentenza. Oggi, mercoledì 31 ottobre, in tribunale ad Ivrea, è stato infatti pronunciato il verdetto sulla delicata vicenda che visto alla sbarra l’ex sindaco di Castellamonte, Paolo Mascheroni, l’ex vice borgomastro e attuale consigliere di minoranza a palazzo Antonelli, Giovanni Maddio, e l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune della città della ceramica, l’architetto Aldo Maggiotti. I tre sono stati condannati in primo grado a 8 mesi.

La sentenza di primo grado

Tutti e tre sono finiti a processo con l’accusa di falso ideologico in atto pubblico. Per i tre castellamontesi la richiesta di condanna, formulata dal Pubblico Ministero, Roberta Bianco, è stata di un anno e otto mesi. In “ballo” c'erano alcuni lavori di asfaltatura delle strade di Castellamonte e frazioni, eseguiti tra il 2013 e il 2014. Pallottoliere alla mano, si tratta di un restyling di 88 mila euro. Un maquillage tuttavia, caratterizzato, secondo le certosine indagini della procura e dei carabinieri della compagnia di Ivrea, da un appalto contestato perché indetta a lavori già realizzati.

Vicenda delicata

Sulla vicenda dell'appalto contestato, quindi, Mascheroni, Maddio e Maggiotti sono stati condannati a 8 mesi per falso ideologico in atto pubblico. Ma tutti e tre sono stati quindi assolti dall'accusa di turbativa d'asta. Due le posizioni stralciate nel corso del processo penale. Quella dell’allora assessore alle manutenzioni nella giunta Mascheroni Roberta Bersano e quella dell’imprenditore castellamontese, Maurilio Savoia Carlevato, titolare della ditta canavesana che ha eseguito i lavori di asfaltatura.