Associazioni d'impresa, lavoratori e ordini professionali in protesta, uniti per la crescita

Sabato 10 novembre in piazza per la TAV.

Associazioni d'impresa, lavoratori e ordini professionali in protesta, uniti per la crescita
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Associazioni d'impresa, lavoratori e ordini professionali in protesta, chiedono nuove azioni per la crescita e lo sviluppo del Paese.

Associazioni d'impresa, lavoratori e ordini professionali in protesta

“Lavorare tutti insieme per lo sviluppo e la crescita di Torino, del suo territorio e dell’Italia. Con decisione: uniti per il bene della nostra comunità, per il suo benessere attuale e futuro in Europa. Senza etichette politiche ma con la forte consapevolezza dell’importanza del ruolo di cittadini che amano questo Paese”. E’ quanto emerso ieri, lunedì 05 novembre, da tutte le associazioni d’impresa, dei lavoratori di categoria e degli ordini professionali di Torino e provincia convenute per concordare una linea d’azione comune per la crescita e lo sviluppo del territorio. “Non siamo – è stato sottolineato -, contro qualcuno, ma contro una politica che non tiene conto della realtà che tutti noi cittadini viviamo ogni giorno, una politica che non dà futuro alle nostre imprese, attività, al lavoro e ai nostri figli”.

Strumenti per lo sviluppo

Nelle prossime settimane le organizzazioni d’impresa promuoveranno la convocazione a Torino dei loro Consigli generali nazionali sul tema delle infrastrutture e della Torino Lione. L’ordine degli Architetti insieme alle Associazioni d’impresa si è fatto promotore di un successivo incontro per condividere sintetici punti programmatici e tecnici da offrire all’Amministrazione. Si tratta di eventi volti a "far sentire il peso e il significato della posizione di tutto il sistema economico che chiede strumenti per lo sviluppo e non per la decrescita", sottolineano in un comunicato gli organizzatori.

In piazza per la Tav

Durante l'incontro è stato poi deciso di organizzare per il prossimo sabato 10 novembre una manifestazione promossa per favorire la realizzazione della Tav e una nuova politica delle infrastrutture. "Una partecipazione senza etichette, senza bandiere, senza simboli", fanno sapere dall'organizzazione.

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