Aziende eporediesi in prima linea contro il Coronavirus
Per riadattare le maschere da snorkeling di Decathlon in maschere per terapia sub-intensiva e non solo
Aziende eporediesi in prima linea contro il Coronavirus.
Aziende eporediesi
Sono quattro le aziende eporediesi in prima linea contro il Coronavirus. Sono la Dex Assemblaggi di Carema, la Ergotech di Settimo Vittone, la Model Project di Scarmagno e la PhoenixPCB di Ivrea. Le prime tre si stanno prodigando per riadattare le maschere da snorkeling di Decathlon in maschere per terapia sub-intensiva. La società di Ivrea invece sta producendo macchinari destinati all’Ospedale di Brescia.
Le storie degli imprenditori
La DEX Assemblaggi srl di Carema, azienda specializzata in lavorazioni meccaniche di precisione e, da qualche anno, anche in stampa in 3D. Proprio questo reparto sta supportando le varie Asl per qualsiasi esigenza e dispone anche dei file per stampare i kit delle valvole Charlotte inventate da una start up italiana per riadattare le maschere da snorkeling di Decathlon in maschere per terapia sub-intensiva. La ERGOTECH srl di Settimo Vittone, specializzata nella costruzione stampi e nello stampaggio di articoli tecnici in materiale termoplastico nel settore automotive e, nel passato, anche per il settore medicale. Non appena saputo della possibilità di trasformare le maschere di Decathlon, ha provveduto ad acquistarne 150 e, grazie alla collaborazione di alcune aziende piemontesi (Reply e Model Project), ha effettuato le modifiche per poterle collegare ai respiratori. Una decina di questi prodotti sono già stati consegnati all’ospedale di Ivrea e altri sono pronti per soddisfare le richieste di altri ospedali piemontesi. La Model Project srl di Scarmagno che opera nel settore della prototipazione e realizzazione di modelli per l’industrial design, ha contribuito nella modifica delle maschere da sub.
Per l'ospedale di Brescia
La PhoenixPCB di Ivrea sta producendo circuiti stampati destinati ad alcuni macchinari dell’Ospedale di Brescia. Molti imprenditori che non hanno potuto dare un sostegno come nel caso delle aziende citate hanno invece scelto di fare importanti donazioni di denaro e di materiale all’Asl TO4 oppure di offrire forti sconti per le altre imprese nella fornitura di servizi che permettano di lavorare da casa nelle migliori condizioni possibili (telefonia e informatica), oppure di sistemi per la misurazione della temperatura e servizi per la sanificazione dei locali.