Le Aziende sanitarie del Piemonte pagano a 60 giorni

Secondo l'assessore regionale Antonio Saitta si tratta di “un miglioramento di grande importanza per tutto il sistema produttivo regionale”,

Le Aziende sanitarie del Piemonte pagano a 60 giorni
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Dopo molti anni la sanità piemontese paga puntualmente i propri fornitori, rispettando la scadenza delle fatture a 60 giorni.Buone notizie in arrivo dalle aziende sanitarie del Piemonte.

Aziende Sanitarie del Piemonte

Il risultato è stato annunciato dall’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, illustrando alla  IV Commissione del Consiglio regionale i miglioramenti nei tempi di pagamento da parte delle Aziende Sanitarie del Piemonte e delle aziende ospedaliere regionali. “Siamo soddisfatti di aver raggiunto uno dei principali obiettivi che ci eravamo posti a inizio mandato, quando invece i ritardi nei pagamenti delle aziende sanitarie erano molto rilevanti: in alcuni casi il saldo avveniva oltre 200 giorni dopo la scadenza delle fatture”.

Pagamenti a 60 giorni

L’assessore ha ricordato che nel 2014 la quasi totalità delle aziende sanitarie del Piemonte pagava i propri fornitori con oltre 50 giorni di ritardo rispetto alla naturale scadenza, con picchi negativi superiori a 200 giorni. Come conseguenza, gli effettivi tempi di pagamento arrivavano anche a sfiorare i 300 giorni. Oggi, invece, quasi tutte le aziende sanitarie rispettano i tempi previsti, saldando con puntualità o con ritardi minimi (solo in due casi si superano i 12 giorni). Le Asl Biella, Asl Cn1, Cn2 e l’ospedale di Cuneo pagano addirittura in anticipo rispetto alla scadenza prevista, e in generale tutte hanno ridotto in modo consistente i tempi rispetto al passato: ad esempio, il San Luigi di Orbassano ha recuperato 213 giorni di ritardo, l’ospedale di Novara 208 giorni, la Città della Salute di Torino 193.

Basta ritardi

Secondo Saitta si tratta di “un miglioramento di grande importanza per tutto il sistema produttivo regionale”, in quanto “considerando che la spesa sanitaria in Piemonte è di circa 8 miliardi di euro, oltre a garantire certezza nei tempi di pagamento viene evitato il ricorso all’indebitamento da parte delle imprese e da parte del sistema sanitario pubblico. La riduzione dei tempi ha dunque comportato anche una riduzione dei costi, contribuendo a liberare risorse per la cura dei pazienti”.

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