Bambini esclusi dalla scuola calcio, il dietro front del club

Bambini esclusi dalla scuola calcio, il dietro front del club
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Bambini esclusi dalla scuola calcio, il dietro front del club: reintegrati.

Bambini esclusi

Finiti i tempi regolamentari della polemica sui bambini - inizialmente - esclusi dalla prossima stagione sportiva della scuola calcio della Rivarolese, ora c’è il fischio d’inizio dei tempi supplementari per capire come andrà a finire la partita (polemica) innescata dalla lettera dei genitori che «denunciavano» il taglio dei propri figli dalle squadre di appartenenza. L’esclusione, cioé, per scelta tecnica di alcuni tesserati (di età variabile tra gli 8 e i 10 anni) per far posto ad altri coetanei canavesani con (a loro dire) maggiori qualità tecnico-calcistiche

La lettera di prostesta

Documento, quello delle famiglie coinvolte, in difesa dei propri figli «bocciati» dagli allenatori granata, che partito dalle pagine dei settimanali locali ha fatto, come era immaginabile che accadesse visto il tema così delicato, il giro dell’Europa: nelle ore successive sono arrivate le reprimende e gli inviti a ripensare alla propria scelta dal numero uno del calcio italiano Gabriele Gravina presidente Figc, e contestualmente, quello del leader Mondiale del pallone, Gianni Infantino capo della Fifa. «Suggerimenti» a cui è poi seguito l’incontro in Comune tra società, famiglie coinvolte e il sindaco Martino Zucco Chinà a far da arbitro e da paciere. Summit, quello dello scorso 9 agosto all’ora di pranzo, che terminò con l’impegno dei dirigenti del club granata di redigere una lettera in risposta a quella dei genitori che cristallizzasse i punti di convergenza trovati proprio nella riunione di mezza estate a Palazzo Lomellini.

Incontro chiarificatore

«All’incontro - spiega il primo cittadino di Rivarolo - era presente Andrea Mautino per il club che ha tranquillizzato i genitori garantendo che tutti i bambini che erano stati inizialmente esclusi, sarebbero rientrati nel progetto, accogliendo anche la mia richiesta di distribuire il disagio per il trasloco delle attività per la mancanza di spazi tra Ozegna e San Giorgio, con le varie squadre dell’intero settore giovanile e non solo con quelle della scuola calcio». Da qui, le ipotesi. «Qualora i “recuperati” fossero stati tanti, si sarebbero create delle squadra ad hoc (quelle che nel calcio vengono chiamati: primo, secondo… gruppo in base alle capacità, ndr), mentre se i numeri fossero stati riconducibili a 5-6 giocatori per categoria, sarebbero stati reintegrati nelle formazioni già esistenti». Questo in buona sostanza il contenuto dell’accordo (di pace) trovato. Concetti che il dirigente della Rivarolese Mautino, anche in questo caso “marcato a uomo” dal sindaco, ha ribadito in una lettera che negli scorsi giorni è stata inviata ai diretti interessati con Zucco Chinà in copia conoscenza. «In risposta alla lettera del 27.07.2024 tutti i bambini sono tesserabili dalla riapertura della Segreteria della Rivarolese 1906. Per quanto riguarda la parte organizzativa vedremo come procedere in base agli iscritti Ringraziamo e porgiamo distinti saluti». Questo la sintesi del messaggio e ora si attende la risposta dei genitori dei bambini coinvolti se reagiranno positivamente all’«apertura» del club e al suo (ragionevole) dietro front.

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