"Baffo" viveva a Forno

Bandiere, fumogeni e tifosi bianconeri per salutare Franco Calosso

E' stato simbolo della Curva Filadelfia dello stato Comunale: il "Baffo" ha lasciato un ricordo indelebile.

Bandiere, fumogeni e tifosi bianconeri per salutare Franco Calosso
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"Baffo", che viveva a Forno, era un mito della curva juventina. Bandiere, fumogeni e tifosi bianconeri per salutare Franco Calosso

Bandiere, fumogeni e tifosi bianconeri per salutare Franco Calosso

Un grazie sentito, che arriva dal profondo del cuore. Un cuore colmo di dolore per una grande perdita, per una persona cara che è «andata avanti», ma pure pieno dell’amore che si prova per un padre ed un marito. E’ quello che i familiari di Franco Calosso, conosciuto come «Baffo», storica figura del tifo organizzato juventino, hanno voluto rivolgere a tutti coloro che in questi giorni così difficili hanno voluto stare loro vicini. Dopo la dipartita, avvenuta nell’ospedale di Lanzo Torinese, amici, parenti ed appassionati di calcio, in particolare legati ai colori bianco e nero del club torinese, in occasione delle esequie di Calosso (svolte la settimana scorsa a Forno Canavese) gli hanno voluto dire addio in maniera particolare.

Era una dei simboli della Curva Filadelfia

Fumogeni e bandiere al vento, con i vessilli della «Vecchia Signora», hanno accolto la salma all’arrivo presso il cimitero cittadino. Un omaggio a Franco, che se n’è andato a 78 anni, appassionato di calcio e uomo di sport d’altri tempi. Quelli di un tifo organizzato vero, sincero, fatto di domeniche passate sui gradoni della mitica «Curva Filadelfia», la «casa» dei tifosi della Juventus nell’ormai scomparso Stadio Comunale. Pomeriggi a tifare per i propri idoli, ad inneggiarli con canti e motti, tutti scanditi dal battere incessante dei tamburi.

Un grazie di cuore dalla famiglia del "Baffo"

«Papà ha ricevuto davvero tanti attestati di stima - dice Fabio, uno dei tre figli di Franco Calosso - a testimoniare quanto fossero in molti a volergli bene, a rispettarlo e ad essere in qualche modo legati a lui. Non possiamo che ringraziare coloro che con pensieri, messaggi, scritti e quant’altro ci hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto papà sia stato davvero un trascinatore, un personaggio ed un appassionato vero».

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