Il caso

Borgomasino prosegue la battaglia legale dopo il commissariamento

La lista civica Progetto Paese sta valutando di ricorrere in Cassazione

Borgomasino prosegue la battaglia legale dopo il commissariamento
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Borgomasino prosegue la battaglia legale dopo il commissariamento,

Borgomasino prosegue la battaglia legale

A Borgomasino prosegue la battaglia legale dopo il commissariamento del Comune. Nei giorni scorsi è infatti arrivata la sentenza della Corte di Appello a seguito del ricorso presentato dalla lista civica Progetto Paese.  Subito dopo le lezioni, con candidate tre liste, quella di Veneto aveva contestato l'eleggibilità del sindaco Bellardi perché al suo quarto mandato mentre la legge ne prevede un massimo di tre.

La sentenza di secondo grado

"Decisione Camera di Consiglio del 28 febbraio 2020 dalla Prima Sezione Civile della Corte d’Appello di Torino Sentenza n. 347/2020 pubbl. il 13/03/2020”. Depositata in data odierna. È stato confermato l'accoglimento della nostra domanda principale e che Bellardi era pacificamente ineleggibile. “P.Q.M. La Corte d’Appello di Torino, Sezione Prima Civile; Visti gli artt. 359 e 279 c.p.c.; definitivamente pronunciando sull’appello avverso l’ordinanza deliberata dal Tribunale di Ivrea nel procedimento n. 2834/2018,   nei confronti di Salvatore Veneto costituiti; nonché di Bellardi Gianfranco contumace; nonché di Comune di Borgomasino, Prefettura di Torino e Ministero degli Interni, contumaci. Con la partecipazione del Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Torino; in parziale accoglimento dell'appello; confermata la pronuncia di ineleggibilità del candidato sindaco Bellardi Gianfranco, dichiara che il consiglio comunale, eletto in data 10 giugno 2018, è sciolto per effetto di legge. Dichiara integralmente
compensate le spese di giudizio di primo e secondo grado fa le parti costituite e irripetibili nei confronti del contumace Bellardi Gianfranco. Così deciso nella Camera di Consiglio del 28 febbraio 2020 dalla Prima Sezione Civile della Corte d’Appello di Torino. Ii Presidente estensore Dott. Renata Silva”.

Il commento del gruppo di Veneto

Acclara le nostre ragioni ribadendo che bene ha fatto il Tribunale di Ivrea a dichiarare l'ineleggibilità di Bellardi Gianfranco. Il che significa che senza il nostro ricorso attraverso l’Avvocato Sara Franchino del Foro di Torino per mezzo dell'azione popolare non si avrebbe avuto questo essenziale giudizio di accertamento. Vogliamo ricordare che gli appellanti hanno votato l'eleggibilità di Bellardi Gianfranco nella prima seduta del consiglio Comunale. Bellardi Gianfranco era ed è ineleggibile. Tutto fumo infondato dunque quanto sostenuto da Bellardi Gianfranco sul fatto che fossero sufficienti le sue dimissioni per cessata materia del contendere. Il Nostro ricorso è stato essenziale per ripristinare la democrazia in Paese. Era necessario l'accertamento della sua ineleggibilità, ricordiamo che ha già fatto una legislatura (la scorsa) da ineleggibile.
Stiamo invece valutando quella che è la soluzione prospettata dalla Corte di Appello circa le conseguenze di ineleggibilità del candidato Bellardi Gianfranco , i nostri legali continuano ad essere convinti che la soluzione prevista dall'ordinamento sia quella della correzione del risultato elettorale (come scritto in legge), perché altrimenti Bellardi Gianfranco avrebbe nuovamente la possibilità di candidarsi già alle prossime elezioni e per censurare la sua ineleggibilità sarebbe necessario un nuovo ricorso di accertamento. Sotto questo profilo, negli effetti pratici, la sentenza è molto strana. Valutiamo dunque l'impugnativa in Cassazione. Ciò detto, è ormai acclarato che avessimo ragione fin dalla campagna elettorale del 2018, Noi di Progetto Paese abbiamo sempre ribatito il giusto e cioè il rispetto della legge, il Sindaco di un Comune deve essere il primo a rispettare la legge”.

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