Brosso: progetto per il rilancio turistico

Anche una miniera di epoca medioevale può essere un’attrazione turistica

Brosso: progetto per il rilancio turistico
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Anche una miniera di epoca medioevale può essere un’attrazione turistica

Anche una miniera di epoca medioevale può essere un’attrazione turistica. L’appuntamento di giovedì 16 febbraio a Palazzo Lascaris a Torino, ha offerto lo spunto alla Società di mutuo soccorso di Brosso  per promuovere il progetto di valorizzazione del territorio comunale del centro valchiuselllese. Presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti, e la consigliera e il consigliere Silvana Accossato e Elvio Rostagno.  Nel suo intervento di saluto, Boeti, facendo cenno alle Soms, ha voluto sottolineare l’importanza della solidarietà all’interno di una comunità. Aperture al progetto delle miniere di Brosso sono giunte anche da Accossato e Rostagno. Si tratta di un’area di montagna dalle notevoli potenzialità turistiche - in primo luogo proprio per la presenza di antiche miniere conosciute a livello internazionale - dove servono azioni per favorire la salvaguardia ambientale e lo sviluppo economico. C’è già stata un’esperienza positiva, costituita da due anni fitti di visite nel cuore del sito minerario alla scoperta dei segreti custoditi nei centottanta chilometri di gallerie nelle viscere della montagna. Questo complesso minerario è senza dubbio uno dei più antichi; le prime gallerie furono scavate al tempo dai Romani e nel Medio Evo. In tempi più vicini ai nostri giorni divenne proprietà della famiglia Sclopis e infine della Società Montecatini che la condusse fino alla totale chiusura avvenuta nel 1966. All’inizio veniva coltivata la galena argentifera, poi si estrasse il ferro oligisto. La pirite era ancora considerata uno scarto di lavorazione, ma in seguito, con il rincaro dello zolfo, si decise di utilizzare questo minerale contenente zolfo per la produzione dell’acido solforico. Così oltre a recuperare il materiale considerato “scarto, si continuarono a coltivare i giacimenti ancora presenti nei complessi.  Stupendi campioni di minerali estratti dalle miniere di Brosso sono presenti nei musei di tutto il mondo.  Lo scorso mese di novembre è stata approvata la legge regionale numero 23 in materia di attività estrattive, che promuove anche il recupero e la valorizzazione ai fini turistici delle miniere dismesse.

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