CANTOIRA - I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS Piemonte) hanno trascorso una lunga notte di lavoro dopo che alle 17 di ieri, domenica 1 ottobre, la Centrale Operativa di Grugliasco aveva ricevuto una richiesta di intervento da parte di un cacciatore solitario infortunatosi nei pressi dell’Alpe di Monastero, Val Grande di Lanzo a una quota di circa 1750 metri.
CANTOIRA - I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS Piemonte) hanno trascorso una lunga notte di lavoro dopo che alle 17 di ieri, domenica 1 ottobre, la Centrale Operativa di Grugliasco aveva ricevuto una richiesta di intervento da parte di un cacciatore solitario infortunatosi nei pressi dell’Alpe di Monastero, Val Grande di Lanzo a una quota di circa 1750 metri. Un primo sorvolo in elicottero ha dato esito negativo a causa della nebbia e non è stato possibile localizzare l’uomo con la tecnologia dell’sms locator poiché dotato di un cellulare di vecchia generazione. Sono quindi partiti a piedi 18 operatori delle stazioni di Forno Alpi Graie e Lanzo tra cui due sanitari che dopo oltre 4 ore di ricerche al buio, alle ore 21.55 tenendosi in costante contatto telefonico con l’infortunato, sono riusciti a raggiungerlo grazie soprattutto a un’ottima conoscenza del territorio poiché le indicazioni che provenivano dall’uomo in stato di choc erano piuttosto confuse. Il 53 enne residente a Cafasse presentava una frattura esposta della caviglia e vari traumi toracici riportati in seguito a una caduta di una trentina di metri. Sono quindi iniziate le operazioni di stabilizzazione e imbarellamento dell’infortunato e il successivo trasporto verso valle effettuato con una serie di calate utilizzando le corde per superare i primi 250 metri di terreno molto impervio. In seguito, dopo aver raggiunto il sentiero, si è proceduto con il trasporto a piedi fino alla strada carrozzabile raggiunta alle ore 3.00 di questa mattina, lunedì 2 ottbre, dove l’uomo è stato consegnato per il ricovero in ospedale.