Canavese agitazione infermieri Asl TO4
Avviata il 22 novembre la procedura per il tentativo di raffreddamento-conciliazione.
Canavese agitazione infermieri Asl TO4 la lettera dei sindacati annuncia la mobilitazione.
Canavese agitazione infermieri Asl TO4
Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha proclamato lo stato di agitazione del personale ASLTO4. Nella nota promulgata agli organi di informazione il sindacato fa sapere di aver avviato la procedura per il tentativo di raffreddamento-conciliazione prevista dalla Legge.
Giuseppe Summa Segretario Provinciale Nursind
"Riteniamo - dichiara Giuseppe Summa Segretario Provinciale Nursind Torino – che il sindacato debba avere un importante ruolo nella tutela dei lavoratori. Ruolo fondamentale anche della salute dei cittadini, che ricordiamo essere riconosciuta quale diritto costituzionalmente garantito. Le problematiche aperte da molto tempo e mai irrisolte sono molteplici. La goccia che ha fatto traboccare il vaso però, è stato l'atteggiamento dell'azienda in merito ad alcune decisioni che stanno ricadendo sui lavoratori e sui cittadini".
Mancanza di personale infermieristico
Il problema però, fa sapere il sindacato, sono le gravissime condizioni nelle quali sono costretti a lavorare i dipendenti e in particolare infermieri e OSS. Gli organici, secondo quanto si apprende dalla nota, sono ridotti al minimo, o anzi sottodimensionati. "Basta qualche assenza per mandare in tilt i reparti" scrive il segretario Nursind.
Summa sottolinea anche i disagi dei trasporti secondari degli utenti di Chivasso, dove le ambulanze "viaggiano come se fossero tandem con chiari rischi alla
salute del cittadino". E poi ancora: "Posti letto bis, barelle e personale obbligato ad assistere persone che restano nei reparti di degenza perchè le rianimazioni sono piene e non esistono alternative".
Difficoltà ad assumere medici
Nella nota emessa da Nursind il sindacato accusa l'Asl TO4 di avvalersi di cooperative esterne per assumere nuovi medici. Il motivo non sarebbe da ricercarsi solo
nell'assenza di disponibilità di professionisti, ma anche alle condizioni di lavoro e quelle strutturali di alcuni ospedali, che spingono i medici altrove.
Il sindacato promette battaglia. Assicura: "non ci fermeremo solamente in Prefettura, ma qualora non ci fossero rapidi interventi, arriveremo a chiedere le dimissioni dell'attuale Direttore Generale".