Cari lettori, il nuovo Giornale di Ivrea si presenta DIRETTA

Il Giornale di Ivrea e dell’Eporediese racconterà il territorio per crescere insieme.

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In edicola oggi, mercoledì 24 ottobre il nuovo Giornale di Ivrea. Tra poco meno di mezz'ora la presentazione al pubblico in diretta sul nostro portale.

Il nuovo Giornale di Ivrea

Da oggi, mercoledì 24 ottobre 2018 arriva in edicola il Giornale di Ivrea e dell’Eporediese, il settimanale del territorio, nato dall’esperienza de Il Canavese che negli anni anche i lettori eporediesi hanno imparato a conoscere ed apprezzare.

In edicola ogni mercoledì

Il settimanale, in edicola ogni mercoledì, concentrerà molto di più la propria esperienza e la propria attenzione su Ivrea con tante pagine dedicate alle notizie, alle inchieste, alle storie e alle curiosità sulla cosiddetta “Città delle rosse torri”. E da quest’anno “Città Industriale del XX secolo” entrando a pieno titolo nella lista del Patrimonio Unesco.

La proposta del nuovo settimanale

Il Giornale di Ivrea e dell’Eporediese porterà avanti la proposta diversa e originale dei settimanali del circuito editoriale Netweek, al quale appartiene, e sarà uno strumento tutto da leggere, ricco di analisi e approfondimenti, raccontati con un taglio vivace, leggero e moderno.

Dai personaggi eporediesi diventati celebri per le proprie capacità e il proprio ingegno, alle tradizioni come quella ormai famosa in tutto il mondo, la Battaglia delle arance, tramandata edizione dopo edizione durante il Carnevale di Ivrea.

Questo pomeriggio la presentazione

Il Giornale di Ivrea e dell’Eporediese verrà presentato ufficialmente tra poco al suo pubblico. In Sala Santa Marta a Ivrea, infatti, si sta per aprire il convegno dal titolo "La nuova informazione locale e il futuro della città di Ivrea". Ospiti d'onore dell'evento sono Alessio Laurenzano, AD del gruppo Netweek, Piera Savio, direttore responsabile Il Giornale di Ivrea e area Piemonte, Stefano Sertoli, sindaco di Ivrea, Fabrizio Gea, Agenzia per lo Sviluppo del Canavese, Patrizia Paglia, presidente di Confindustria Canavese, Paola Gianotti, campionessa di ciclismo record-woman e scrittrice, Giuseppe Ferrando, procuratore capo presso la Procura della Repubblica di Ivrea. A moderare il dibattito il giornalista Maurizio Vermiglio.

Il convegno

Un pubblico numeroso questo pomeriggio è qui, nella Sala Santa Marta, per la presentazione del nuovo settimanale del gruppo editoriale Netweek.

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A dare il benvenuto agli ospiti presenti il giornalista Maurizio Vermiglio che, dopo una breve presentazione, ha passato subito la parola all'Ad del gruppo Netweek Alessio Laurenzano:

"Grazie per essere convenuti a questo convegno. Voglio ringraziare i miei collaboratori che hanno stimolato la nascita di questo nuovo giornale. Questa estate, infatti, qualche collaboratore ha iniziato a parlare della possibilità di aprire un nuovo settimanale ad Ivrea. E in pochi mesi siamo riusciti a lanciare questo nuovo giornale. Il 66esimo.

Il nostro è un gruppo giovane formato da 130 agenti e 500 autori. Persone che realizzano 66 giornali locali e 29 portali web. Una squadra giovane, che ci permette di ricevere gli input che ci spingono a sviluppare mezzi di comunicazione sul territorio. Mezzi di alta professionalità oltre che indipendenti. I ringraziamento va a tutti coloro che sono in questa sala. Mi auguro che questo giornale possa dare a voi molte soddisfazioni. In bocca al lupo alla squadra".

Dopo di lui, i saluti dal parte del direttore editoriale Piemonte Piera Savio:

"Permettetemi intanto di ringraziare l'editore, qui rappresentato dall'Amministratore Delegato Alessio Laurenzano, che ci dà l'opportunità di vivere questa avventura. Certo, una scelta coraggiosa e anche audace, ne siamo consapevoli. Ma noi crediamo ancora nel valore della carta stampata anche in questa società dove l'informazione viaggia a velocità della luce, dove tutto viene bruciato con un clic. Ci crediamo perché riteniamo che ci sia, e ci sarà sempre, spazio per un'informazione libera e indipendente. Segnali in tal senso arrivano dall'America, dove c'è una riscoperta del giornale cartaceo. E parliamo di un Continente dove le fake news hanno distrutto il giornalismo. Lo stesso Continente, però, del premio Pulitzer. Al giornale cartaceo affianchiamo un sito, giovane e dinamico. Un sito che vi parla di tutto l'Eporediese e il Canavese. Che giornale ci proponiamo di fare? Vogliamo entrare in punta di piedi nelle case dei lettori, che restano il nostro vero punto di riferimento. Un giornale che non insegue a tutti i costi la cronaca, quella degli incidenti, degli arresti. Una presenza, la nostra, non urlata. Il Giornale di Ivrea avrà tanti approfondimenti, inchieste, rubriche storie e personaggi. Abbiamo l'ambizione di raccontare la Città delle Rosse Torri in tutte le sue sfaccettature, con un taglio vivace e moderno, supportato da una grafica che rende più fluida la lettura. Quello che mi sento di promettervi è un'informazione trasparente, vera e sincera, che non si piega ai poteri forti anche perché ha alle spalle un'editore puro, per cui siamo liberi di essere liberi. Ho la fortuna di affidare questa redazione a una squadra giovane e frizzante, che ama questo mestiere che ha affascinato intere generazioni e continua ad affascinarne. A partire dal capitano Elisabetta Signetto che conosce bene questo territorio.

Un altro punto fermo, che rappresenta la vera forza del nostro gruppo, è la struttura pubblicitaria ai cui vertici c'è il direttore Riccardo Gallione rappresentato in Piemonte da Emanuel Bava e, sul territorio Eporediese e Canavesano da Davide Mariotti. Insieme a loro formiamo una squadra che saprà dare risposte concrete alle esigenze commerciali della città.

I primi passi mossi in questa città ci hanno già regalato importanti soddisfazioni, come quella di poter annoverare fra le nostre firme quella di Darwin Pastorin, giornalista sportivo che non ha bisogno di grandi presentazioni".

La parole è poi andata al vicesindaco Elisabetta Ballurio che, proprio grazie alla domanda di Vermiglio, è riuscita a riportare d'attualità il pensiero Olivettiano. Proprio lei ha ricordato come all'interno di quell'azienda un pensiero diverso non era un ostacolo. Anzi, era un modo per spronare all'innovazione. Ha ricordato come Olivetti curasse in maniera particolare ogni particolare. Ecco, secondo Ballurio è quello che Ivrea ha bisogno. E il Giornale di Ivrea può essere il modo per dar risalto a dei problemi che non si riescono a risolvere in pochi passi.

Dopo Ballurio il microfono è passato a Patrizia Paglia, Presidente di Confindustria Canavese. Si tratta della sua prima uscita pubblica in viste di Presidente proprio come del Giornale di Ivrea che il gruppo Netweek questa sera è qui a presentare. Paglio vede in maniera positiva il futuro di Ivrea visti i grandi risultati che ha già raccolto di punto di vista commerciale e industriale. Un futuro che sarà nelle mani dei giovani perché le aziende hanno e stanno ancora inserendo molti ragazzi al loro interno. Si tratta di persone preparate e formate.

Al tavolo dei relatori anche il Procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando che ha invece parlato dei problemi del web snocciolando alcuni casi che hanno coinvolto l'Eporediese.

L'Agenzia per lo Sviluppo del Canavese è rappresentato da Fabrizio Gea che spiega l'importanza di ottenere infrastrutture molto importanti come le vie di comunicazioni. I giovani, infatti, preferiscono viaggiare in direzione di Milano da Torino perché impiegano meno tempo a raggiungere questa città rispetto ad Ivrea, nonostante i chilometri siano differenti. Senza parlare della strada 460. Una strada molto importante ma sulla quale si verificano ancora troppi incidenti, anche mortali.

Ivrea deve essere una capitale del territorio. Dove si lavora in sinergia per un obiettivo comune.

Un ospite speciale è poi Paola Gianotti, la campionessa di ciclismo record woman e scrittrice. Lei è un po' la metafora dell'avventura che il gruppo Netweek ha deciso di affrontare con questa nuova apertura, la 67esima. Le sue sfide, infatti, sono molto simili a quelle che con il Giornale di Ivrea il gruppo vuole affrontare. E' sicuramente una strada in salita quella di questo giornale come quella di Gianotti.

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