CasaPound contro le buche sulle strade

Dopo lo striscione “Basta finti profughi” affisso a Castellamonte, nella notte di ieri alcuni militanti di CasaPound Italia e Canavese sono tornati in azione, “chiudendo” alcune buche nelle zone di Ivrea e Rivarolo Canavese.

CasaPound contro le buche sulle strade
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Dopo lo striscione “Basta finti profughi” affisso a Castellamonte, nella notte di ieri alcuni militanti di CasaPound Italia e Canavese sono tornati in azione, “chiudendo” alcune buche nelle zone di Ivrea e Rivarolo Canavese.

Dopo lo striscione “Basta finti profughi” affisso a Castellamonte, nella notte di ieri alcuni militanti di CasaPound Italia e Canavese sono tornati in azione, “chiudendo” alcune buche nelle zone di Ivrea e Rivarolo Canavese. Igor Bosonin, referente della sezione canavesana del movimento, spiega le motivazioni dell'azione: "Siamo attivi su tutto il territorio, molti residenti ci contattano quotidianamente per chiedere di risolvere i problemi che le amministrazioni comunali dimenticano. Più che una strada sembrava un campo minato e rappresentava un rischio per le centinaia di vetture e motocicli che ogni giorno utilizzano questa importante arteria stradale. Questo dimostra come, con la buona volontà, si possono colmare anche le lacune delle istituzioni. Mi auguro che questo nostro gesto smuova chi di dovere per sistemare il resto delle strade!". Matteo Rossino, responsabile provinciale di CasaPound: "Siamo molto attivi nell'area del Canavese, tanta gente si sta avvicinando a noi, si interessano alle nostre iniziative e ci chiedono aiuto per risolvere quei problemi che gli altri partiti trattano solo sotto elezioni e poi dimenticano subito dopo aver preso i voti necessari. Noi facciamo politica ogni giorno a 360 gradi, per questo la gente si fida di noi." Marco Racca, coordinatore regionale del movimento della tartaruga frecciata, attacca: “Credo sia increscioso che noi dobbiamo rimboccarci le maniche e sistemare ciò che dovrebbe essere compito del comune. Una strada pericolosa è rischiosissima, specialmente nel periodo estivo dove la presenza di moto e scooter aumenta. Io continuo a chiedermi perché, in Italia, non si trovino mai fondi per eseguire le manutenzioni necessarie, questo mi fa capire che c'è bisogno di un cambiamento radicale, che c'è bisogno di CasaPound."

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