Castellamonte-Lamezia Terme, 23 ore di viaggio per tre volontari CRI a servizio di un anziano
Il comitato di Castellamonte sempre al servizio della popolazione.
Castellamonte-Lamezia Terme, 23 ore di viaggio per tre volontari CRI del comitato di Castellamonte a servizio di un anziano.
23 ore di viaggio per tre volontari CRI a servizio di un anziano
La Croce Rossa rimane sempre in prima linea sia nella lotta contro il Covid sia nei servizi di emergenza e non. Sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro i dipendenti e i volontari sono pronti a rispondere alle chiamate che arrivano. Una delle ultime aveva una richiesta ben precisa: il trasporto di una persona anziana da Lamezia Terme al Canavese. Benché il periodo sia complesso, la Croce Rossa di Castellamonte si è organizzata: grazie alla disponibilità di tre volontari con doppia qualifica, autisti e soccorritori, e altrettanti che hanno coperto i loro turni, l’ambulanza è partita domenica mattina alla volta della Calabria.
Il viaggio
«Dopo undici ore di viaggio, scambiandosi tra di loro, i tre volontari sono arrivati. - spiega Danilo Lano, il responsabile dell’ufficio stampa della CRI - Quello che li ha colpiti maggiormente è stata la disponibilità da parte di tutto lo staff dell’albergo e delle persone del paese». Quindi, dopo essersi riposati una notte, il mattino seguente hanno caricato sul mezzo la persona e, dopo tredici ore di viaggio, hanno portato l’anziano all’interno di una struttura. Un lavoro faticoso, ma che li ha resi contenti e soddisfatti, grazie alla felicità che hanno visto sul volto del trasportato. «Questi servizi non accadono spesso - puntualizza Danilo Lano - da inizio pandemia poi non era più successo. In ogni caso, per tutelare i ragazzi e la persona trasportata, tutte le misure sanitarie sono state rispettate, senza però dimenticare la componente umana».
A sostegno della popolazione
Proprio a proposito di Covid la Croce Rossa continua a svolgere due attività sociali per le persone positive, in quarantena o in isolamento, oppure per quelle immuni-depresse, ovvero la consegna a domicilio di farmaci e di alimenti. Le richieste sono nuovamente aumentate in quest’ultimo periodo, anche se i numeri, fortunatamente, non sono paragonabili a quelli della prima ondata. Inoltre la Croce Rosse sta organizzando, insieme all’AVIS e con il favore dell’ASL TO4, una campagna di sensibilizzazione. «Si tratta di cercare dei donatori di plasma iperimmune - racconta il responsabile dell’ufficio stampa - che compiano l’importantissimo gesto di donarlo. Attualmente l’idea è in fase di organizzazione, ma contiamo di concretizzarla nel minor tempo possibile». La CRI è quindi sinonimo, come sempre, di solidarietà e attenzione verso l’altro, dove tutti coloro che ne fanno parte non si risparmiano, continuando a essere sempre in prima linea.