disagi per i fornesi

Ad un anno dalla chiusura della filiale Unicredit altro taglio ai servizi bancari per i cittadini di Forno

La speranza per il sindaco è che a questo punto Poste Italiane possa invece rafforzare la propria presenza.

Ad un anno dalla chiusura della filiale Unicredit altro taglio ai servizi bancari per i cittadini di Forno
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Ad un anno dalla chiusura della filiale Unicredit altro taglio ai servizi bancari per i cittadini di Forno: anche la sede  San Paolo a poche decine di metri dal Comune ha deciso di rivedere il servizio di sportello cassa.

Un anno dalla chiusura della filiale Unicredit

Servizi bancari sempre più ridimensionati nel territorio canavesano, almeno per quanto concerne i comuni più piccoli. Una «emorragia» che non sembra conoscere purtroppo sosta, con numerose chiusure nelle ultime annate che di fatto hanno privato tantissimi paesi di uno dei punti di riferimento storici, in particolare per le generazioni un po’ più avanti negli anni. Un grido d’allarme è quello che si alza ora da Forno Canavese, comunità di oltre 3mila anime, che esattamente un anno fa ha visto la chiusura della banca gestita dall’Unicredit. Ogni tentativo di evitare la serrata, od almeno la proposta di mantenere un bancomat a disposizione della popolazione, è risultato vano.

Nessuna risposta da Unicredit

«Abbiamo mandato anche delle missive all’azienda, attraverso la Pec - dicono il sindaco Alessandro Gaudio ed il vice Vincenzo Armenio - ma a distanza di mesi non si sono neppure degnati di una risposta».

Anche la San Paolo taglia i servizi

Da qualche giorno, invece, la San Paolo che ha una sede a poche decine di metri dal Comune ha deciso di rivedere il servizio di sportello cassa. «Le persone abituate da tempo ad appoggiarsi al personale per effettuare per esempio un bonifico d’ora in poi dovranno cambiare sistema ed adeguarsi alla maggiore digitalizzazione. Da una parte lo comprendiamo - dicono Gaudio e Armenio - ma dall’altro sottolineiamo le difficoltà che si creano, nonché l’impoverimento dei servizi che i comuni di provincia come il nostro stanno subendo».

Speranza Poste Italiane

La speranza è che si tengano conto delle richieste degli utenti: «Abbiamo deciso di rimarcare pubblicamente questa problematica proprio perché pensiamo non sia giusto che Forno, come altri paesi come il nostro, debbano essere penalizzati da scelte nelle quali il Municipio non ha purtroppo parola. Chiediamo alla San Paolo di credere in questa sede che per noi è importante. Inoltre, non è da escludere a questo punto che Poste Italiane possa invece rafforzare la propria presenza, sostenendo così la nostra comunità».

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