La truffa

«Ciao papà, il mio vecchio cellulare è rotto...» Un'altra truffa!

L'ennesima truffa telefonica denunciata sui social. L'invito delle autorità: «Avvisate immediatamente le forze dell'ordine»

«Ciao papà, il mio vecchio cellulare è rotto...» Un'altra truffa!
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«Ciao papà, il mio vecchio cellulare è rotto...» Un'altra truffa!

La truffa

«Ciao papà, il numero qui sotto è il mio vecchio numero. Il mio vecchio cellulare è rotto. Puoi mandarmi un messaggio su WhatsApp?». La denuncia arriva sui social dall'amministratore del gruppo "Sei di Ivrea se...", che scrive: «Attenzione, è una truffa. Non cadete in questi tranelli, ho ricevuto questo messaggio io stesso, e non ho figli».

Il solito copione

Il copione si ripete sovente e non è difficile da immaginare: truffatori telefonano o inviano messaggi ingannevoli tentando di estorcere denaro. Come? Fingendosi parenti e raccontando improvvise malattie o falsi incidenti, come in questo caso. I truffatori più esperti spesso prelevano informazioni sulle vittime scelte e, per essere credibili, fanno nomi e cognomi. Motivo per cui, facendo leva sulle emozioni e gli affetti delle persone, o puntando sulla fiducia verso una divisa, spesso riescono nel colpo.

Un problema diffuso

Non si contano più i casi di truffa: un problema diffuso in buona parte dell’Eporediese e del Basso Canavese. Le vittime scelte sono generalmente anziane, ma non soltanto. Non molto tempo fa anche il noto regista Davide Riondino è caduto nel tranello di una truffa telefonica che gli ha sottratto oltre 11 mila euro. L'invito delle forze dell'ordine e degli Amministratori locali è quello di mantenere la calma e, al primo sospetto, allertare immediatamente le autorità di polizia.

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