Ciriè
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Cinquantenne stolkerizzata dall'ex: quando l'amore diventa incubo
La donna vittima dell'ex ha la residenza a Barbania
Cinquantenne stolkerizzata dall'ex: quando l'amore diventa incubo. La donna è domiciliata a Barbania.
Cinquantenne stolkerizzata dall'ex: quando l'amore diventa incubo
A volte gli strascichi del troncamento di una relazione si protraggono per tanti anni. E’ la storia d’amore di una coppia che, nella giornata di lunedì 3 giugno è finita davanti al banco del giudice Antonio Borretta del Tribunale di Ivrea. Lei, cinquantenne domiciliata a Barbania, è parte offesa di questo processo. L’imputato è l’ex, 49enne residente in un piccolo centro abitato nel cuore della Valle dell’Aniene, nel Lazio. La loro relazione, durata poco meno di un anno, si è conclusa definitivamente nella Pasqua del 2002. E da amore si è trasformata in... incubo.
L'ex ha inserito il numero di telefono della donna in siti erotici
La canavesana non riuscirà a chiudere del tutto con lui. Perché negli anni successivi l’uomo, difeso dall’avvocato Paolo Campanale, avrebbe continuato a cercare insistentemente l’ex. Un comportamento giudicato criminoso e che si è concluso con una sentenza per stalking emessa dal Tribunale di Torino nel maggio del 2016. L’imputato avrebbe anche inserito il numero di telefono dell’ex in alcuni siti erotici.
Il pubblico ministero ha chiesto 4 mesi di reclusione
La donna, ascoltata dal giudice Antonio Borretta, ha raccontato di innumerevoli telefonate ricevute sul suo cellulare in quei mesi oggetto del dibattimento. Esausta, si sarebbe rivolta ad un servizio online che permette di ottenere i tabulati telefonici del proprio numero. A quel punto, avrebbe richiamato i “molestatori”. Ad un’utenza fissa avrebbe risposto il fratello dell’imputato (secondo il suo riconoscimento vocale). Un altro numero, invece, risultava intestato ad una cittadina straniera. Sono stati poi gli inquirenti a risalire attraverso i numeri forniti dalla donna all’ex fidanzato. Al termine dell’udienza, il pubblico ministero ha chiesto per l’imputato una condanna a 4 mesi di reclusione. Nella giornata di lunedì 11 giugno è attesa la sentenza.
