Comunità volpianese piange la scomparsa del dottor Gianfranco Conterio
La vita al servizio della cittadina del medico-sindaco.
Comunità volpianese in lutto per la scomparsa del dottor Gianfranco Conterio. La vita al servizio della cittadina del medico-sindaco.
Comunità volpianese in lutto
Un profondo lutto ha lasciato sgomenti la comunità volpianese proprio nel giorno di Natale. All’età di 78 anni, infatti, si è spento Gianfranco Conterio. Medico di base, sindaco, alpino e poeta apprezzato da tutte le persone che hanno incrociato il percorso delle loro vite con lui. Ma prima di tutto un padre e un nonno amatissimo dai suoi cari. Gianfranco Conterio lascia un vuoto che sarà difficile da colmare.
Dallo studio medico alla fascia tricolore
Nato a Locana, dopo la laurea in medicina conseguita a Torino ha iniziato ad esercitare la professione a Volpiano nel 1969. Per decenni è stato a servizio del suo paese e nel 1989 è arrivata anche la fascia tricolore. E’ stato sindaco di Volpiano per quasi due mandati (si era dimesso a pochi mesi dalla fine del secondo) e ha corso per la massima carica anche durante le elezioni del 2006. Nella sua vita, però, oltre alla medicina e alla politica, un capitolo importante lo merita la poesia. Gianfranco Conterio ha infatti pubblicato le raccolte «Corri uomo» (1992), «Il sussurro delle stelle» (1993), «Profondi silenzi» (1996). La notizia si è rapidamente diffusa in tutta la cittadina e sui social ma non solo sono piovuti i messaggi di cordoglio.
Il cordoglio in consiglio comunale
Il presidente del consiglio comunale Beppe Richiardi ha voluto esprimere le condoglianze di tutti i consiglieri all’inizio dell’ultima seduta del parlamentino. «Gianfranco Conterio – racconta il sindaco Emanuele De Zuanne – è stato l’ultimo sindaco eletto dal consiglio e il primo eletto direttamente dai cittadini. Io l’ho conosciuto come padre più che come uomo politico. Ricordo quando lo intervistammo con il gruppo dell’oratorio. Sempre disponibile, ha interpretato il ruolo di primo cittadino in maniera diretta e franca, tollerante con gli altri ma allo stesso tempo fermo nelle sue convinzioni». Un ricordo speciale arriva anche da Monica Camoletto. «Gianfranco – racconta la consigliera Monica Camoletto – ha fatto parte della mia vita per molto tempo. Lo ricordo come nonno di mia figlia e non penso di offendere nessuno se lo chiamo ancora suocero, perché per me lo era. Quello che traspare dalle parole di tutti, come ha ben ricordato durante il funerale anche il suo amico Salvo Ruotolo, è la sua grande coerenza. Non aveva timore di viaggiare da solo. Ho avuto la fortuna di fare con lui tanti bei discorsi a tavola nella sua casa di Locana e non gli ho nemmeno lesinato due o tre critiche sulla sua attività politica. Mi viene da sorridere a ricordare quei momenti, perché era una persona molto tollerante, è vero, ma altrettanto schietta. Diceva senza ipocrisia quello che pensava e portava avanti con forza e convinzione le sue idee, anche se non aveva sempre il beneplacito di tutti. Gianfranco però è stato innanzitutto un medico, e la sua famiglia ci tiene tanto a sottolinearlo. È stato un grande personaggio nella comunità. Chi come noi ha portato avanti la sua opera nella società civile non può non ricordarlo anche come sindaco. Per me è stata veramente una grande ispirazione. Non voglio nemmeno esser l’unghia di quanto è stato lui: a volte, però, quando dico le cose che penso senza preoccuparmi se possano piacere o meno, lo sento vicino».
Gli anni della politica
Chi invece ha condiviso con lui gli anni della politica, è proprio Salvatore Ruotolo. «La ricordo come una stagione di impegno e di entusiasmo – ricorda l’amico –. Gianfranco era un uomo delle istituzioni fuori dagli schemi e dalle ritualità. Ha superato barriere, ha proposto alleanze, ha unito e governato con pragmatica saggezza. Leale nei comportamenti, franco e aperto. Ma mai torvo». I funerali si sono svolti nel pomeriggio di lunedì 28 dicembre, alle ore 14.15. Gianfranco lascia la moglie Marlene e i figli Manuel e Astrid.