Convegno dei geometri, problemi e soluzioni a Rivarolo

«Il geometra, l’ambiente, il nostro territorio... opportunità da valorizzare».

Convegno dei geometri, problemi e soluzioni a Rivarolo
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Convegno dei geometri, si è tenuto sabato scorso a Rivarolo Canavese.

Convegno dei geometri

Snellimento delle procedure burocratiche e velocizzazione delle pratiche. Sono queste le richieste principali che i geometri di Torino e Provincia rivolgono al nuovo Governo insediatosi poco più di un mese fa. Sabato 14 luglio, al castello Malgrà, si è tenuto il convegno «Il geometra, l’ambiente, il nostro territorio... opportunità da valorizzare», introdotto dall’ex-assessore Aldo Raimondo e moderato dal giornalista Marco Mussini, a cui hanno preso parte l’onorevole Carlo Giacometto, deputato di Forza Italia e membro della Commissione Ambiente della Camera, l’architetto Giancarlo Paglia e Ilario Tesio, presidente del Collegio dei geometri di Torino.

Salvaguardare i posti di lavoro

L’incontro è servito per mettere sul tavolo alcuni temi vitali per la ripresa del settore edile. Su tutti, il problema del l’adeguamento delle norme che riguardano recuperi e nuove costruzioni. «La Regione Piemonte sta lavorando ad una legge sul consumo di suolo, mutuandola dall’esperienza di altri Paesi, che andava bene negli anni ‘80, ma che oggi è totalmente superata – ha spiegato Tesio – Il momento attuale dovrebbe spingere il legislatore a salvaguardare i posti di lavoro, non ad aggiungere ulteriori paletti che ostacolano l’attività delle imprese».

Legge regionale lontana dall'approvazione

L’onorevole Giacometto ha comunque rassicurato i presenti sull’iter della legge regionale: «Per fortuna è ben lontana dall’essere approvata e dubito che lo sarà prima della fine della legislatura, visto che mancano pochi mesi – ha commentato – Ed è un bene, perchè si tratta di un testo assolutamente sbagliato. Il problema è che il legislatore troppo spesso si limita a fare una fotografia dell’esistente, quando invece dovrebbe guardare avanti ai possibili sviluppi».

La partita Iva

A chiudere i lavori è stato il deputato forzista, che ha toccato il tema della fiscalità, uno dei cardini dell’ultima campagna elettorale, nonchè elemento di sofferenza per tutti i professionisti titolari di partita Iva. «Sarà uno dei punti più caldi dell’attività di questo Governo, se durerà – ha chiosato – Ma inevitabilmente, prima o poi, bisognerà intervenire sul livello di tassazione, che ha raggiunto livelli insostenibili. Il problema grosso con cui fare i conti sarà quello di mantenere l’affidabilità del Paese e non perdere la fiducia degli investitori, considerando che siamo gravati da 2300 miliardi di euro di debito pubblico. A nostro giudizio la riforma fiscale dovrà prevedere un approccio graduale, con una no tax zone fissata a 13mila euro ed una flat tax al 20%».

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