Coronavirus, Fabrizio Bertot: "Sanificare le isole ecologiche"
A Rivarolo il capogruppo di Riparolium Fabrizio Bertot chiede all'amministrazione di sanificare le isole ecologiche per la sicurezza di cittadini e operatori ecologici.
Bertot: "Sanificare le isole ecologiche"
Fabrizio Bertot con il suo gruppo Riparolium , in periodo di emergenza sanitaria, accende i riflettori sulle isole ecologiche. «Quagli spazi devono essere sanificati, mi chiedo perché debba chiederlo io e non lo faccia invece di sua iniziativa l’Amministrazione», domanda il capogruppo.
Misure per la sicurezza di cittadini e operatori ecologici
«Già, quelle isole ecologiche non sono censite e né autorizzate però ci sono e facciamocene una ragione. Però, in una situazione di emergenza, cerchiamo di sanificarle, soprattutto adesso che nell’immondizia arriva materiale che potrebbe trasmettere il virus. Penso alle mascherine usate, ai guanti monouso con cui la gente tocca materiali che potrebbero essere infettati e da quali si sono difesi indossandoli, ma che gettandoli nell’immondizia diventano dei potenziali strumenti di trasmissione. Alla fine, poi, basterebbe fare come ha già proceduto Ivrea, non si chiede nulla di eccezionale. La sicurezza degli operatori ecologici diventa anche la nostra di sicurezza. Di tutti. Noi dobbiamo pensare che il problema di ciascuno è un problema della collettività. Queste isole si trovano in più punti della città e quindi sarebbe il caso di intervenire, anche laddove vengono messi i bidoni in strada per la raccolta».
Spazi per la quarantena
«C’è poi anche la questione in capo ai comuni di coloro, cioè, che vengono dimessi dall’ospedale ma devono stare in quarantena e che hanno, però, difficoltà ad isolarsi. Nel senso. Capita che una persona con la malattia che è mandato a casa perché asintomatico ma deve stare in quarantena non abbia gli spazi per stare lontano dagli altri famigliari in quarantena, ma sani. In questo caso il Comune deve trovare delle soluzioni, degli spazi da offrire per arginare anche queste situazioni».