La storia raccontata da Giuliana

Covid-19: un grazie enorme agli "angeli" che l'hanno curata

La castellamontese ha voluto ringraziare pubblicamente chi l'ha aiutata in un periodo così difficile.

Covid-19: un grazie enorme agli "angeli" che l'hanno curata
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Il raccontro della castellamontese Giuliana Patrito. Covid-19: un grazie enorme agli "angeli" che l'hanno curata .

Covid-19: un grazie enorme agli "angeli" che l'hanno curata

L’indice di contagio, dopo la diminuzione registrata negli ultimi mesi grazie alle vaccinazioni e all’arrivo della bella stagione, è tornato nell’ultimo periodo a risalire. Complici le varianti, che preoccupano sempre di più a livello nazionale ed internazionale. Proprio per tale motivo bisogna fare tesoro delle testimonianze di chi ha vissuto la malattia in prima persona. Il ricordo di quanto provato nelle persone malate di Covid è tuttora vivido, pure dopo svariati mesi di guarigione. È una memoria indelebile quella di tutti gli individui che hanno fatto i conti con il Coronavirus, che aumenta ancora di più se ci sono stati sintomi forti oppure il ricovero ospedaliero.

Il racconto di Giuliana Patrito, castellamontese

È quello che succede a Giuliana Patrito, nota commerciante castellamontese, che il 18 marzo ha contratto il Covid. E’ stata prima trasportata in ambulanza all’ospedale di Ivrea, poi a quello di Cuorgnè. La situazione si è però fatta più seria e così ha fatto ritorno al punto di partenza, questa volta però in terapia intensiva. Nonostante ciò, Giuliana è riuscita a sconfiggere il virus, tornando poi una seconda volta nell’ospedale altocanavesano e venendo dimessa il 14 aprile.

Attenzione, gentilezza e umanità

«Ricordo bene la maggior parte di quel periodo - afferma Giuliana - ma ciò che mi è rimasto impresso è stata la cura, l’attenzione, la gentilezza e l’umanità di tutto il personale sanitario: dai medici, agli infermieri, agli addetti alle pulizie. Oltre ad essere stata seguita e curata in modo eccellente, non è mai mancata la pazienza ed il trattamento che, dopo estenuanti turni di lavoro per mancanza di personale, dedicavano a tutti noi malati. Dalle mascherine riuscivamo sempre a sentire una parola di conforto e vedere degli occhi che ci sorridevano, incitandoci a non mollare. Tutti coloro che ho incontrato sono stati speciali e mi sono davvero resa conto che per loro il lavoro era una missione».

Un rapporto che è risultato forte e duraturo

Il rapporto che si è instaurato è stato molto forte: «Dopo la mia guarigione ho incontrato ancora alcuni di loro, che sono venuti in negozio a vedere come stavo e ad accertarsi del mio stato di salute. Li ringrazio tutti, uno ad uno». In un momento in cui il tema della sanità è tornato ad essere in primo piano sotto molti punti di vista, gli ex pazienti Covid non dimenticano gli angeli che li hanno assistiti e mandano un messaggio chiaro a tutti.

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