Crisi Stellantis, allo stabilimento ex Pcma l’80% dei lavoratori ancora in solidarietà. Prorogato fino a gennaio l’ammortizzatore sociale. La rabbia del sindacato.
Crisi Stellantis, allo stabilimento ex Pcma
Il nuovo vento di inquietudine e incertezza che sta soffiando sui lavoratori Stellantis ha raggiunto anche il Canavese. Negli scorsi giorni, infatti, è stata annunciata la partenza di oltre 2.200 contratti di solidarietà (che prevedono una riduzione dell’orario di lavoro e quindi del salario, pur con integrazioni Inps) a Mirafiori, in vista dell’avvio da ottobre della produzione della Fiat 500 Ibrida; di questi, 300 coinvolgono l’ex Pcma di San Benigno, che per l’80% produce componenti per lo stabilimento torinese e per il 20% per Iveco. Nella sede sanbenignese di via Chivasso già a giugno si era parlato del licenziamento incentivato di 53 dipendenti; ma l’inizio dell’autunno sembra portare con sé nuove preoccupazioni, dato che sono stati prorogati i contratti di solidarietà che già finora riguardavano appunto l’80% circa dei 321 stipendiati.
Dario Granaglia, delegato sindacale Fiom-Cgil
«La nostra situazione in questo momento è all’incirca la stessa di tutti gli stabilimenti Stellantis – riferisce Dario Granaglia, delegato sindacale Fiom-Cgil all’ex Pcma – Potremmo dire che ci troviamo in mezzo a un guado. Noi produciamo particolari per la 500 elettrica (che, come tutti sanno, sta vendendo poco o nulla) e attendiamo la partenza delle linee produttive per la 500 ibrida. In tutto questo, risentiamo anche del calo delle produzioni Iveco come allo stabilimento di Atessa. A gennaio, quando scadono i contratti di solidarietà, si farà un bilancio della situazione: è anche possibile che a quel punto non ci sia la necessità di prorogare tali contratti. Ma questo, sarà il mercato a deciderlo».
La situazione
Riassumendo: «Da una parte, ci troviamo nel mezzo di una forte crisi dei volumi produttivi, dall’altra abbiamo la speranza che con il lancio della 500 ibrida si possa risolvere almeno in parte questa situazione. Ci saranno senz’altro reparti che lavoreranno di più e reparti che lavoreranno meno». In questo contesto, come si pone l’azione del sindacato? «La Fiom è fortemente critica rispetto alla decisione della Stellantis di prorogare i contratti di solidarietà; si sperava senz’altro in un inizio migliore della stagione lavorativa – risponde Granaglia -. Anche a San Benigno ci attendevamo una situazione diversa. Quello che speriamo ora è che con l’aumento dei volumi produttivi dovuti al lancio della 500 ibrida a fine gennaio non ci sia un’ulteriore proroga. La speranza da qui ai prossimi quattro mesi è che si torni ad avere lavoro per tutti gli addetti dello stabilimento».