Grazie a due gemelli di Forno

Dal Canavese un modo per sensibilizzare tutti sulla sindrome ADHD

L'idea è nata da loro e sviluppata grazie alla grande forza di mamma Laura e papà Marco

Dal Canavese un modo per sensibilizzare tutti sulla sindrome ADHD
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L'idea nata da due gemelli di Forno e rivolta a tutta Italia. Dal Canavese un modo per sensibilizzare tutti sulla sindrome ADHD.

Dal Canavese un modo per sensibilizzare tutti sulla sindrome ADHD

Un messaggio importante, profondo, sincero che arriva dall’Alto Canavese, rivolto a tutte le famiglie che hanno bisogno di supporto, consigli, aiuto. E’ quello che in questi mesi segnati dalla pandemia è stato lanciato da due giovanissimi fornesi e dai loro genitori, che attraverso i social ed internet hanno voluto concentrare l’attenzione sull’ADHD, ovvero la sindrome da deficit di attenzione e iperattività. «I disturbi del neurosviluppo sono un problema enorme per tantissimi bambini - spiega Laura Lorenzini, mamma di Matteo ed Alessio Usai, i due ragazzi che con l’aiuto della loro famiglia hanno deciso, nel periodo del lockdown, di condividere con gli altri la loro esperienza, in modo da fare da supporto a chi ne ha bisogno - Purtroppo in molte scuole e nella società non c'è ancora conoscenza ed informazione sufficiente».

Fondamentale sostenere le famiglie che hanno bisogno

Un’informazione che diventa sempre più necessaria, al fine di sostenere i ragazzi, i papà e le mamme in quel percorso che è fondamentale per riuscire ad affrontare la problematica. «La nostra quotidianità è come le montagne russe - continua a spiegare Laura - Tutto è iniziato quando i nostri figli erano piccoli e in due fasi distinte ci siamo accorti che vi erano delle situazioni che non si spiegavano del tutto. Alla fine abbiamo scoperto che i nostri gemelli di 12 anni hanno questa sindrome. Venendo all’ultimo periodo, durante il primo lockdown abbiamo dovuto anche noi adeguarci alla didattica a distanza ed ai miei ragazzi è venuta l'idea di creare una pagina facebook, “Gemelli ADHD”. Lo scopo, oltre che di condividere con gli altri quello che stiamo vivendo, senza vergogna perché non è assolutamente necessaria, è di aiutare e sostenere in un momento così complicato altri ragazzi con il loro disturbo».

Grandi riscontri sul web e sui social

In poco tempo i riscontri di tale iniziativa sono stati incredibili: «Oggi il messaggio, per fortuna, si è allargato molto e la pagina è diventata anche un gruppo, con ben 3.400 iscritti tra genitori, insegnanti e professionisti». A quel punto il passo successivo: «Ho deciso, autofinanziandomi, di creare il sito www.gemelliadhd.it - spiega ancora Laura, madre dalla straordinaria forza e determinazione, supportata pure dal marito Marco, che le è accanto - Attualmente ben 115 professionisti, provenienti da tutta Italia, offrono il loro contributo e supporto con materiali, video e informazioni su tutti i disturbi del neurosviluppo».

Altre iniziative in cantiere

Ma non basta: «Ogni mese distribuiamo via mail gratuitamente la nostra rivista “CambiaMenti”, dove si possono leggere tantissimi articoli, pareri e consigli da parte di tutte le figure professionali. Ho pure scritto un libro e sono in attesa di risposta da alcune case editrici». Insomma, qualcosa di concreto per fare in modo che questa sindrome non passi in secondo piano: «Tutto ciò lo facciamo per il bene dei nostri figli, perché possano vivere sereni il futuro. Ed insieme a noi lo possano fare anche altre famiglie che sono alle prese con la medesima situazione».

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