Decessi nel Torinese: l’aumento rispetto allo scorso anno I NUMERI
Nei primi 21 giorni di marzo l’incremento dei decessi monitorati dall‘Istat rispetto al 2019 (che in alcune zone del Nord Italia, come Bergamo, sono più che quadruplicati) è netto anche nel Torinese. L’incidenza delle vittime del Coronavirus appare evidente.
La mortalità in provincia di Torino cresce del 135,5%
L’Istat, grazie alle sinergie attivate con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione tempestiva dei dati dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è in grado di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da COVID-19. Vediamo cosa dicono i numeri inerenti la provincia torinese. Chiunque volesse consultare per esteso questi dati può cliccare qui.
Decessi nel Torinese: I NUMERI
Qui i dati dei Comuni presi in esame nella provincia di Torino. Fra i paesi, il dato di San Giustoè fra quelli che salta maggiormente all’occhio, con un più 700% di mortalità nel marzo 2020. Anche Banchette, Mathi e Lanzo registrano un incremento elevato di morti rispetto a marzo 2019.
(Elenco parziale:sono presenti solo i Comuni dei quali Istat ha il dato completo)
COMUNE | marzo 2019 | marzo 2020 |
INCREMENTO PERCENTUALE
|
Agliè | 3 | 7 | 133,3 |
Almese | 2 | 3 | 50 |
Banchette | 1 | 6 | 500 |
Beinasco | 18 | 27 | 50 |
Buttigliera Alta | 4 | 6 | 50 |
Carmagnola | 17 | 24 | 41,2 |
Castellamonte | 9 | 9 | 0 |
Frossasco | 1 | 5 | 400 |
Lanzo Torinese | 2 | 8 | 300 |
Mathi | 0 | 4 | 400 |
None | 5 | 5 | 0 |
Orbassano | 15 | 18 | 20 |
Pancalieri | 0 | 2 | 200 |
Piscina | 3 | 6 | 100 |
Rivara | 1 | 3 | 200 |
Sangano | 2 | 3 | 50 |
San Giorgio Canavese | 5 | 4 | -20 |
San Giusto Canavese | 1 | 8 | 700 |
San Raffaele Cimena | 4 | 4 | 0 |
San Secondo di Pinerolo | 6 | 4 | -33,3 |
Strambino | 7 | 11 | 57,1 |
Valperga | 2 | 4 | 100 |
Verolengo | 3 | 7 | 133,3 |
Villar Perosa | 4 | 9 | 125 |
Villastellone | 6 | 4 | -33,3 |
Volpiano | 15 | 15 | 0 |
Come vengono analizzati i dati e le fonti
“L’Istat produce e diffonde statistiche di mortalità sulla base di fonti diverse, ognuna con peculiarità e finalità proprie. Riguardo alle statistiche demografiche relative ai decessi, vengono prodotti e diffusi dati sia da fonte stato civile sia da fonte anagrafica, con cadenza mensile ed annuale. I decessi di fonte anagrafica fanno riferimento alla popolazione iscritta in Anagrafe, cioè alla ‘popolazione residente’, indipendentemente da dove il decesso sia avvenuto (Italia o estero). I decessi di fonte stato civile si riferiscono invece alla ‘popolazione presente’, quindi ai decessi avvenuti in Italia di qualsiasi cittadino italiano o straniero. Le statistiche di mortalità per causa derivano dalla “Indagine su decessi e cause di morte” e si basano sulle certificazioni delle cause di morte effettuate dai medici (DPR 285 del 1990), che devono essere fatte pervenire agli Uffici di Stato Civile dei Comuni”.