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Diedero fuoco al giardino dell’ex villa: dopo un corso, «reinseriti» in società

Si è concluso il percorso riparativo per i 5 minori responsabili dell’incendio alla Caviglietto

Diedero fuoco al giardino dell’ex villa: dopo un corso, «reinseriti» in società
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Diedero fuoco al giardino di villa Caviglietto: dopo un corso, «reinseriti» in società i minorenni responsabili.

Diedero fuoco al giardino dell’ex villa

Reinserimento nella società per cinque minorenni grazie al “Patto di collaborazione” tra Polizia Locale, Procura della Repubblica, comune, genitori e l’associazione di volontari no-profit Sollievo. Il percorso rieducativo e riparativo per i cinque ragazzi si è concluso a fine anno, con uno spettacolo natalizio allestito grazie all’attività effettuata con tutor e formatori specializzati del sodalizio leinicese che ha accolto i giovani che erano stati individuati come gli autori dell’incendio propagatosi nell’area verde di Villa Caviglietto, posta nell’omonima via.

L'incendio

Le fiamme, scaturite nel primo pomeriggio del 23 aprile scorso, erano state limitate e si erano evitati danni significativi agli abitati limitrofi grazie al pronto intervento della Polizia Locale e delle autobotti dei Vigili del Fuoco. Poco dopo, grazie all’attività investigativa degli uomini agli ordini del comandante Salvatore Papalia, venivano individuati i cinque ragazzini. Identificati e perquisiti subito dopo l’accaduto, erano stati trovati ancora in possesso degli strumenti utilizzati per appiccare il fuoco. In seguito a delega da parte del Pm dottoressa Vitina Pinto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Minori di Torino e grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale e in particolare del sindaco Renato Pittalis, i minorenni sono stati affidati all’Associazione di volontariato Sollievo Odv per un’attività di reinserimento, così come previsto dal percorso di Giustizia Riparativa prevista dalla riforma “Cartabia”.

Percorso rieducativo

Il percorso rieducativo, istituito attraverso il “Patto di collaborazione” tra le famiglie, l’associazione e il comando di Polizia Locale è stato composto di 40 ore di attività personali di ascolto e di laboratori individuali con dei tutor professionalmente preparati. Inoltre il progetto ha previsto diversi step di confronto e di dialogo tra le famiglie e l’istituzione comunale. A conclusione del percorso di reinserimento, i minorenni sono stati impegnati in uno spettacolo nel quale hanno dimostrato la loro autostima, i loro talenti e le loro qualità attraverso una rappresentazione composta da canzoni, musiche e danze e concerti live, ricchi di “contenuti” di vita vissuta. Al termine di quest’attività il sindaco Pittalis non ha potuto che constatare in concreto l’impatto positivo del modello riparativo applicato nei confronti dei minorenni che erano stati compartecipi all’incendio nel giardino di Villa Caviglietto.

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