Disabile umiliato e offeso: “puzzi”

Lo sfogo dei genitori: «Possibile che il problema sia emerso al rinnovo del contratto?».

Disabile umiliato e offeso: “puzzi”
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Un ragazzo disabile umiliato e offeso. Mentre racconta la sua storia, Davide Del Peschio, 23 anni, conosciuto da tutti tra Casalborgone (dove vive) e Chivasso, ripete più volte queste due, pesanti, parole: umiliato e offeso.

Disabile umiliato e offeso

Davide è un ragazzo disabile, affetto dalla rara sindrome di Apert, una condizione genetica che provoca «Un gruppo di disturbi da malformazioni congenite ereditarie, caratterizzato da craniosinostosi, ipoplasia mediofacciale, anomalie delle dita delle mani e dei piedi, e/o sindattilia».
Hai suoi problemi, non lo nega, ma esce con gli amici, si è diplomato con ottimi voti, ha seguito vari corsi ottenendo attestati di social media marketing e tecnico del disegno in 2d e 3d, frequenta «Sfere» (laboratorio del Ciss di Chivasso) è attivo nella Pro Loco di Casalborgone ed è uno degli atleti premiati, pochi giorni fa, per i suoi risultati sportivi negli «Special Olympics».

I fatti

Davide tramite il Ciss inizia, a febbraio del 2018, un tirocinio di sei mesi presso la casa di riposo «Rippa Peracca» di Casalborgone. Cento euro di rimborso spese e mansioni di segreteria. Poi giovedì 22 novembre, a poco più di un mese dalla scadenza naturale del tirocinio, la doccia fredda:  «Abbiamo ricevuto una telefonata da parte dell’assistente sociale – dicono i genitori di Davide –  che ci ha subito detto come “Fossero insorti dei problemi”. Ci ha chiesto se Davide sudasse, se avesse odori particolari.

Leggi qui il resto della vicenda di Davide

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