Elezioni comunali e Referendum: si vota oggi e domani
Sono otto le realtà dell'Alto e del Basso Canavese che rinnovano la carica di sindaco.
Dalle ore 7 si aprono i seggi. Elezioni comunali e Referendum: si vota oggi e domani.
Elezioni comunali e Referendum: si vota oggi e domani
Milioni di italiani sono chiamati oggi, domenica 20, e domani, lunedì 21 settembre, alle urne sia per le elezioni di diversi Consigli Comunali, come di varie Amministrazioni a livello Regionale. Inoltre, è anche previsto il Referendum relativo al possibile taglio dei parlamentari. Tanto fermento anche nella zona dell'Alto e Basso Canavese, dove nello specifico sono 8 i comuni che andranno al rinnovo della carica di primo cittadino.
I paesi dell'Alto e del Basso Canavese alle urne
Nello specifico, sono chiamati alle urne le comunità di Castellamonte (tre i candidati, Pasquale Mazza, Dionigi Bartoli e Nella Falletti), Pont Canavese (Bruno Riva e Sandra Bonatto Revello in corsa), San Giusto Canavese (una sola lista, che si confronterà con il quorum, quella di Giosi Boggio), Castelnuovo Nigra (duello tra Enrica Domenica Caretto e Danilo Chiuminatti), Torre Canavese (altra lotta a due, tra Cristina Barello e Gian Piero Cavallo), Montalenghe (sfida al femminile fra Simona Ramires e Rita Franca Ladu), Baldissero Canavese (candidati sono Teodoro Simone e Luigi Ferrero Vercelli), nonché Valperga (dopo sono 4 le liste impegnate, quelle guidate da Davide Maria Brunasso Cassinino, Isabella Buffo, Walter Sandretto e Corrado Marocco).
Si vota a partire dalle ore 7
I seggi apriranno dalle ore 7 di domenica 20, quindi si chiuderanno alle ore 23, per poi riaprirsi domani, lunedì 21, ancora alle 7, ma con chiusura alle 15. A quel punto partirà lo spoglio delle schede relative al referendum. Invece, per sapere i risultati delle Comunali in Canavese bisognerà attendere martedì 22 settembre, con avvio dello spoglio fissato per le ore 9.
Referendum: sì o no a oltre 300 componenti in meno
Per quanto riguarda il referendum, si chiede agli italiani di confermare o meno il testo di legge che porterenne alla riduzione di oltre 300 parlamentari. Alla Camera dei deputati si passerebbe dalle attuali 630 unità a quota 400, mentre in Senato il taglio porterebbe da 315 a 200. Va detto che per il Referendum non è richiesto un quorum di partecipazione.