Ivrea

Emergenza Coronavirus Viviamo Ivrea chiede azioni urgenti

Dopo 11 giorni dalla prima richiesta caduta però nel vuoto

Emergenza Coronavirus Viviamo Ivrea chiede azioni urgenti
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Emergenza Coronavirus Viviamo Ivrea chiede azioni urgenti.

Emergenza Coronavirus

Il gruppo Viviamo Ivrea guidato da Francesco Comotto sull'Emergenza Coronavirus   chiede azioni urgenti dopo la domanda già presentata ben 11 giorni fa. La polemica era sorta dopo una riunione della Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci con la Direzione Generale dell’ASL TO4. Da parte dell’Amministrazione sanitaria si è scelto di non comunicare   i dati sui nuovi casi e sui ricoveri a seguito del Covid-19.  Nonostante il  Sindaco sia  autorità sanitaria locale e in questa veste.

Tra le richieste

"Nei giorni scorsi mi sono personalmente confrontato con alcuni Sindaci e Amministratori della zona e da tutti è emersa la necessità di dare vita ad un gruppo di coordinamento a livello territoriale, così come da noi proposto, per dare vita ad azioni omogenee e uniformi - spiega - I Sindaci oggi sono lasciati soli e riescono a malapena a sapere quanti casi positivi sono presenti nel loro Comune. Abbiamo proposto al Sindaco di Ivrea di sollecitare la Città Metropolitana e la Prefettura per attivare immediatamente il COM (Centro Operativo Misto) o in alternativa di costituire un’unità di crisi territoriale. La città di Ivrea è infatti capofila del COM (56 Comuni) ed è portavoce dell’area Omogenea 9 della Città Metropolitana di Torino (58 Comuni, 90.600 abitanti).

L'importanza del Com

"La domanda che ci poniamo è: “se non si attiva il COM in questa grave situazione di “calamità” - prosegue Comotto - quando lo si dovrebbe attivare? Se 56 Sindaci, coordinati dal Comune capofila, ne chiedessero
l’attivazione, ai sensi di legge, come potrebbe il Prefetto negarne l’apertura? Istituire un gruppo di coordinamento territoriale permetterebbe comunque di costituire una massa critica in grado di condividere dati, casi e conoscenza in modo solidaristico"

A cosa servirebbe

Per Comotto, nella sua lunga e dettagliata riflessione politica,  servirebbe prima di tutto a  costituire un centro di comunicazione coordinato in grado quotidianamente di fornire, in chiaro, tutti i dati provenienti dall’Asl To4 in forma disaggregata per singolo Comune oltre i numeri inerenti la situazione dell’Ospedale di Ivrea, prossimo alla saturazione, ormai di fatto trasformato in un centro Covid (il numero dei pazienti non Covid è ormai ridotto all’osso). E poi a monitorare le forniture del materiale sanitario  come i dispositivi di protezione individuale.

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