Cordoglio

Emma Spiller: domani la messa di ricordo a Castellamonte

La notizia della sua scomparsa ha destato grande commozione nella città della Ceramica.

Emma Spiller: domani la messa di ricordo a Castellamonte
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Emma Spiller: domani la messa di ricordo a Castellamonte. La notizia della sua scomparsa ha destato grande commozione nella città della Ceramica.

Emma Spiller

Un fulmine a ciel sereno ha scosso mercoledì scorso, 8 luglio, la tranquillità delle comunità di Castellamonte e Rivarolo Canavese. La notizia della scomparsa di Emma Spiller ha destato profondo cordoglio nelle due cittadine, unite nel dolore per la perdita di una persona solare e unica, capace con la sua naturale energia vitale di contagiare tutti. La 51enne verrà ricordata presso la Chiesa Parrocchiale di Castellamonte domenica 19 alle 18.30 e la Messa sarà celebrata dal Vescovo di Biella, Monsignor Roberto Farinella.

Una vita dedicata all'arte

La conosciuta e ben voluta Emma è stata strappata all’affetto dei suoi cari e familiari da un brutto male contro cui ha lottato con coraggio fino alla fine. Appassionata di danza e musica, straordinaria conoscitrice del mondo dei fiori e formidabile «creativa» nell’arte del decoro di case e negozi, Emma lascia un vuoto enorme in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla. «Il fatto di avere lo stesso cognome, tra l'altro un cognome abbastanza inusuale, ci ha particolarmente avvicinati e quando la sua numerosa famiglia si era trasferita a Castellamonte eravamo diventati presto amici. Il padre era un apprezzato otorinolaringoiatra e la madre era una persona estremamente dinamica e ospitale, ricordo tanti inviti a pranzo e numerose feste a casa loro. Emma, rispetto alle sue cinque sorelle e due fratellini, era sicuramente la più espansiva e propositiva – la ricorda Giacomo Spiller, presidente della storica Associazione Filarmonica Scuola di Musica F.Romana di Castellamonte - L'ho sempre vista come un leader e in poco tempo si era inserita nell'oratorio come animatrice e nella banda di Spineto dove suonava il rullante. Aveva una incredibile energia e capacità di coinvolgere e di organizzare. E' stata proprio lei a convincermi quando avevo 11 anni ad imparare a suonare ed entrare nella banda di Spineto. Ogni venerdì sera una polo arancione scendeva da Filia, passava a prenderci, e la musica era una bellissima scusa per divertirsi e combinarne di tutti i colori. I ricordi più belli sono sicuramente legati alle tante settimane trascorse insieme alla Casa Alpina "Gino Pistoni" dove si era creato un gruppo di amici così affiatati che quel legame è ancora oggi vivo e ben presente. Dopo qualche tempo la famiglia si è trasferita a Rivarolo, ma i legami sono rimasti immutati. Un ulteriore trasferimento a Vicenza, loro paese di origine, ha reso più complicati i rapporti, ma periodicamente tanti di Castellamonte sono andati a trovarli e viceversa. Ricordo benissimo ad agosto 2018 una visita di Emma durante la quale era riuscita a radunare tantissimi di noi dividendosi tra aperitivi, cene, gelati, con tante foto scattate insieme che ognuno di noi sicuramente conserverà tra i ricordi più cari. Ci eravamo stretti alla loro famiglia a inizio 2019 quando era mancata la mamma Maria e ultimamente Emma si era fatta carico di accudire il padre. La notizia improvvisa della sua scomparsa ci ha lasciati attoniti e senza parole, le misure restrittive adesso ci limitano, ma credo che tutta la comunità di Castellamonte conservi un bellissimo ricordo di Emma e troverà il modo di pregare per lei e per la sua famiglia facendo sentire tutta la vicinanza che si merita».

Il ricordo degli amici

In tanti in queste ore si sono stretti in un commosso abbraccio attorno al dolore dei familiari della 51enne. «La sua grande energia ci ha contagiati da sempre – spiegano gli amici canavesani e di Castellamonte – Ora quell’energia ci accompagnerà quando la ricorderemo. Emma era ed è indimenticabile. Emma non perdeva nessuno e nessuno perdeva Emma. Bastava incrociarla una volta sola, magari in sella alla sua caratteristica bici Campagnola rosa serigrafata con il suo nome, e ti restava dentro. Era come la neve, che magari si scioglie ma se ti tocca ti segna profondamente. Era una straordinaria fiorista. Le sue composizioni erano opere d’arte apprezzate in tutta Italia. Non ha avuto una vita semplice, ha affrontato con coraggio cadute e salite, ma anche quando soffriva sapeva regalare sempre un sorriso agli altri. Aveva mille passioni ed era travolgente. Sapeva dare il massimo in ogni occasione». Emma Spiller lascia il papà Antonio, i fratelli Antonella, Luigina, Rosa Maria, Chiara, Margherita, Dino e Matteo.

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