controlli dei carabinieri

Evade dai domiciliari, 21enne di Oglianico fermata a Rivarolo

Non era la prima volta: nei giorni scorsi la ragazza aveva già violato altre volte le disposizioni.

Evade dai domiciliari, 21enne di Oglianico fermata a Rivarolo
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Evade dai domiciliari, 21enne di Oglianico fermata alla stazione di  Rivarolo: era stata a trovare un'amica...

Evade dai domiciliari

I Carabinieri della Compagnia di Ivrea, domenica sera hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, una giovane ragazza, 21enne, nubile, disoccupata, in atto sottoposta alla misura degli arresti domiciliari in merito ad una tentata rapina compiuta nel mese di ottobre nel capoluogo piemontese.

In visita ad un'amica

In particolare, i Carabinieri della Stazione di Agliè, nel corso di un normale controllo, appuravano che la giovane, disattendendo le prescrizioni imposte, si era arbitrariamente allontanata dalla propria abitazione, facendo perdere le proprie tracce.

Le immediate ricerche avviate dai militari dell’Arma nell’ambito della giurisdizione consentivano nel pomeriggio di quella stessa giornata di rintracciare la ragazza presso la stazione ferroviaria di Rivarolo Canavese, intenta a far rientro da Torino con il treno locale.

La giovane, sorpresa della presenza dei militari e apparsa in stato di alterazione, verosimilmente per utilizzo di sostanza stupefacente, non ha opposto alcuna resistenza ai carabinieri, riferendo di essersi recata a trovare un’amica nel comune di Volpiano.

Ennesima violazione dei domiciliari

Tratta in arresto e trattenuta presso le camere di sicurezza di questo Comando, veniva posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria eporediese che nel pomeriggio di ieri, convalidando la misura, disponeva il ripristino della misura cautelare degli arresti domiciliari.

La giovane non è nuova a queste intemperanze, avendo nei giorni addietro già reiteratamente violatole tassative prescrizioni allontanandosi immotivatamente senza alcuna giustificazione. Per tali ragioni si resta in attesa di conoscere gli intendimenti del  Tribunale di Torino in merito al chiesto aggravamento della misura.

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