Lutto

Ex docente al liceo Faccio e artista di fama mondiale: il Canavese piange Ragalzi

Sergio Ragalzi aveva 73 anni e aveva insegnato per molti anni al Liceo artistico “Felice Faccio” di Castellamonte

Ex docente al liceo Faccio e artista di fama mondiale: il Canavese piange Ragalzi
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Ex docente al liceo Faccio e artista di fama mondiale: il Canavese piange Ragalzi.

Il Canavese piange Ragalzi

Cordoglio in tutto il Canavese (e non solo) per il decesso, avvenuto la settimana scorsa, di Sergio Ragalzi, pittore affermato residente a San Giusto Canavese. Commozione e dolore anche nelle parole del sindaco. «Sergio Ragalzi aveva scelto il nostro paese come luogo di residenza e di ispirazione – ha dichiarato la prima cittadina Giosi Boggio - nonostante la sua fama nel mondo dell’arte, Sergio era una persona molto riservata e discreta. Molti sangiustesi forse non hanno avuto l’opportunità di conoscerlo personalmente, ma tutti sono consapevoli che ha lasciato un segno importante nel panorama artistico. Sergio era il papà di Chiara, una giovane che ha frequentato le scuole del nostro paese e che molti di noi conoscono e apprezzano. In questo momento di particolare dolore e di difficoltà, siamo vicini con il pensiero a lei, alla mamma Anna moglie di Sergio e a tutti i loro famigliari, e il ricordo di Sergio rimarrà in ognuno di noi. Tutti noi Sangiustesi siamo consapevoli del suo contributo significativo nel mondo dell’arte, le sue opere, apprezzate in tutto il mondo, sono un testamento della sua capacità e del suo talento. É un onore per San Giusto aver ospitato una persona di tale valore artistico, che ci lascia un'eredità preziosa attraverso le sue creazioni. Le sue opere continueranno a parlare di lui e a trasmettere emozioni e le visioni che ha saputo catturare con il suo pennello».

Una vita dedicata all'insegnamento

Sergio Ragalzi aveva 73 anni e aveva insegnato per molti anni al Liceo artistico “Felice Faccio” di Castellamonte. Qui oltre che per il genio, la maestria e la competenza, Ragalzi è ricordato anche per le sue doti nell’insegnamento e la sua capacità di relazionarsi agli studenti.

Il ricordo di chi lo conosceva

Chi ha avuto la fortuna di sedere ai banchi di scuola durante le sue lezioni ne conserva un ricordo reverenziale ma anche affettuoso, come testimoniano i tanti messaggi lasciati sui social e non solo in questi giorni. Come l’amico ed «discepolo» Giuseppe Bellone, che proprio negli ultimi anni aveva collaborato con lui per uno dei suoi progetti; o l’ex allievo Fabio Notario, oggi fotografo e videomaker professionista, che ne ricorda il senso dello humor e il grande stile: «Un’artista con la A maiuscola», lo definisce. Parole di cordoglio sono arrivate inoltre da tutta la scena artistica italiana, che oggi perde uno dei suoi esponenti più prestigiosi.

La carriera

Ragalzi ha inizia la propria carriera nel 1984 con Extemporanea, la mostra che consacra la riapertura della galleria romana l’Attico di Fabio Sargentini, e negli anni successivi le sue opere viaggiano in tutta Italia e nel mondo (dal Brasile alla Germania, dall’Austria al Giappone); nel 1997 vince il Premio della Camera dei Deputati, per l’occasione verrà acquisita una sua opera per la collezione della Camera che nello stesso anno gli dedica un catalogo e una mostra personale. La sua attività prosegue tra mostre e installazioni per tutti gli anni Duemila e fino in tempi recenti.

La cerimonia funebre in sua memoria si è svolta mercoledì 31 luglio, presso il cimitero monumentale di Torino.

 

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