Fake news salute campagna choc per combattere le bufale

Inizierà tra pochi giorni in numerose città.

Fake news salute campagna choc per combattere le bufale
Pubblicato:
Aggiornato:

Fake news nel mondo della salute: i medici – quelli veri – passano al contrattacco. La Federazione nazionale Omceo ha promosso una campagna di sensibilizzazione dei cittadini contro le bufale che circolano su internet. L’obiettivo? Restituire al medico il ruolo centrale nel rapporto con il paziente rispetto al tema salute.

Fake news salute, la campagna shock contro le bufale

“Non mi hanno vaccinato per paura dell’autismo”, “Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso”, “Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio”. Sono alcuni degli epitaffi che, sovrastati da una croce, campeggiano su altrettante lapidi nella campagna shock ‘Una bufala ci seppellirà?’ lanciata dalla Fnomceo – Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (anche questa categoria aderisce alla campagna) – per contrastare le bufale, in particolare quelle che facilmente e pericolosamente si diffondono attraverso il web.

Una bufala ci seppellirà?

“Diffidate delle bufale sul web. Chiedete sempre al medico” è l’invito che campeggia sui poster di 6 metri per 3 e sugli annunci stampa che la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici ha ideato e messo a disposizione degli Ordini provinciali per la pianificazione in affissione sul territorio e sulla stampa locale. Sono già più di trenta gli Ordini che hanno aderito.

fnomceo2
Foto 1 di 5
fnomceo5
Foto 2 di 5
fnomceo4
Foto 3 di 5
fnomceo3
Foto 4 di 5
fnomceo-1024x576
Foto 5 di 5

Attenzione a cercare risposte sul tema salute in Rete

“Una Spoon River della salute, una campagna che in modo secco ed efficace, potremmo dire ‘lapidario’, mette in guardia dai pericoli delle false cure pubblicizzate in maniera allettante anche sul web – commenta il responsabile dell’Area Strategica della Comunicazione Fnomceo, Cosimo Nume. Secondo la Ricerca Censis Assosalute 2017 sono infatti 15 milioni gli italiani che, in caso di piccoli disturbi, cercano informazioni sul web. Un atteggiamento pericoloso che è sempre più diffuso tra i giovani: il 36,9% dei millennials usa autonomamente il web per trovare informazioni su come curare i piccoli disturbi. Sarà proprio il direttore del Censis, Massimiliano Valerii, ad aprire la conferenza stampa con i dati più aggiornati sugli italiani, internet e la salute. Il web non è però solo foriero di cattiva informazione. È un nuovo strumento che può diventare fonte di empowerment per il paziente e leva di dialogo con il suo medico. Per questo la Fnomceo ha fortemente voluto il sito dottoremaeveroche, per mettere a disposizione dei cittadini informazioni di salute fondate sulle migliori evidenze scientifiche”.

“Campagna shock per far comprendere i pericoli”

“Abbiamo scelto una campagna shock perché vogliamo far comprendere i pericoli spesso sottovalutati cui il cittadino va incontro nel momento in cui si affida a fonti non autorevoli per decidere della propria salute. Gli Ordini dei medici sono garanti della Salute pubblica come bene per tutta la società ed hanno quindi il dovere di intervenire per informare e sensibilizzare i cittadini rispetto ad atteggiamenti che ne minano il benessere. – spiega Filippo Anelli, Presidente Fnomceo – Il medico deve tornare al centro della relazione che il paziente ha con la propria salute. Occorre ricostruire quel rapporto di fiducia medico-paziente che è stato fortemente indebolito dall’aziendalizzazione della Sanità. Serve una sterzata decisa per riportare il diritto alla salute dei cittadini nelle mani di chi può tutelarlo al meglio, nelle mani dei medici”.

Qui tutti i manifesti della campagna shock: https://portale.fnomceo.it/wp-content/uploads/2018/05/CARTELLI-FAKE-NEWS-2.pdf

Seguici sui nostri canali