Covid-19

Fine dello stato di emergenza ecco cosa cambia

Nel frattempo oggi, domenica 27 marzo 2022, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.542 nuovi casi di persone positive.

Fine dello stato di emergenza ecco cosa cambia
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Fine dello stato di emergenza ecco cosa cambia da fine marzo quando si uscirà dalle norme più stringenti di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19-

Fine dello stato di emergenza

Da una parte l’emergenza per la guerra in Ucraina e dall’altra la pandemia, di cui molto meno si parla vuoi per fatti contingenti del fronte di fuoco dell’est Europa e vuoi per i dati dei contagi in diminuzione, ma che continua ad essere un problema reale, ma meno grave rispetto al recente passato. Tanto che nelle scorse ore il Governo ha varato le nuove misure per il superamento di quelle emanate di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce diverse novità che andranno incidere sul nostro quotidiano.

Nel frattempo oggi, domenica 27 marzo 2022, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.542 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,6% di 16.025 tamponi eseguiti, di cui 13.654 antigenici. Il totale dei casi positivi diventa 1.041.856, così suddivisi su base provinciale: 89.243 Alessandria, 47.980 Asti, 39.949 Biella, 136.535 Cuneo, 78.595 Novara, 552.914 Torino, 37.036 Vercelli, 38.055 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.188 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 16.361 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 20 (-4rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 590 (+25 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 50.646. I tamponi diagnostici finora processati sono 16.414.763 (+16.025 rispetto a ieri).

Obbligo di mascherine.

Viene reiterato fino al 30 aprile l’obbligo di mascherine «ffp2» negli ambienti al chiuso quali i mezzi di trasporto e i luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico. Nei luoghi di lavoro sarà invece sufficiente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie.  Non solo. Fine del sistema delle zone colorate; capienze impianti sportivi: ritorno al 100% all’aperto e al chiuso dal 1° aprile; protocolli e linee guida: verranno adottati eventuali protocolli e linee guida con ordinanza del Ministro della salute.
Stato di emergenza
Il 31 marzo cesserà lo stato di emergenza Covid-19. Il percorso per il graduale ritorno all’ordinario prevede alcuni step: fine del sistema delle zone colorate; graduale superamento del green pass ed eliminazione delle quarantene precauzionali.
Accesso al luogo di lavoro
Dal 1° aprile sarà possibile per tutti, compresi gli over 50, accedere ai luoghi di lavoro con il Green Pass Base per il quale dal 1° maggio verrà eliminato l’obbligo. Fino al 31 dicembre 2022 resta l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle Rsa. E fino a fine anno ta rimane il green pass per visitatori in Rsa, hospice e reparti di degenza degli ospedali.

Ecco come cambiano le regole a scuole

Per quanto riguarda la scuola il decreto prevede nuove misure in merito alla gestione dei casi di positività.
Scuole dell'infanzia. In presenza di almeno quattro casi tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e docenti, educatori e bambini che abbiano superato i sei anni utilizzano le mascherine FFP2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con un soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso l'esito negativo del test è attestato con autocertificazione.
Scuole primaria. Per le secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e sistema di istruzione e formazione professionale in presenza di almeno quattro casi di positività tra gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e per gli alunni che abbiano superato i sei anni di età è previsto l'utilizzo delle mascherine FFP2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con un soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso l'esito negativo del test è attestato con autocertificazione.
L’isolamento. Gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l'attività scolastica nella modalità di didattica digitale integrata accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell'alunno. La riammissione in classe è subordinata alla sola dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.
Personale Covid. Il personale per l’emergenza viene prorogato fino alla fine delle lezioni e comunque non oltre il 15 giugno 2022. Per la proroga sono disponibili ulteriori 204 milioni, oltre le somme già stanziate.

Strutture dell’emergenza

Fine dello stato di emergenza, dunque, che comporta che il Capo della Protezione civile cessi di averi poteri emergenziali e attribuzione di poteri per gestire il rientro alla normalità.
Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19: è istituita un’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, che si coordinerà con il ministero della Salute. Dal 1° gennaio 2023 il ministero della Salute subentra nelle funzioni.

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