Proteste

Flash Mob dei sindaci del Canavese al Ponte Preti

"Il Canavese vuole il nuovo Ponte Preti" lo slogan della mobilitazione.

Pubblicato:
Aggiornato:

Flash Mob dei sindaci del Canavese al Ponte Preti venerdì (15 novembre) alle 12.30 per protestare contro il Ministero delle Infrastrutture guidato da Maetto Salvini (Lega).

Flash Mob dei sindaci del Canavese

Venerdì (15 novembre 2024) alle 12.30 in punto alcuni sindaci del Canavese e dell'Eporediese si sono trovati al Ponte Preti (tra Baldissero e Strambinello) per un Flash Mob di protesta  contro il Ministero delle Infrastrutture. Con loro anche rappresentanti dei Sindacati e anche della Regione Piemonte, i consiglieri regionali Sergio Bartoli (già sindaco di Ozegna), Mauro Fava (FI) e  Alberto Avetta (del Pd in opposizione). "Il Canavese vuole il nuovo Ponte Preti" lo slogan della mobilitazione.

Il Ponte Preti

Il progetto ed il finanziamento annesso per il rifacimento dell'ormai centenario Ponte Preti è infatti a rischio.  Il disegno iniziale, che prevedeva una nuova struttura in cemento ed era già stato realizzato dall'ex Provincia di Torino, è stato rimesso in discussione. L'Anas ha infatti avanzato una richiesta di modifica sostanziale: anziché una struttura in cemento (ormai  obsoleta e più onerosa nella manutenzione), una in acciaio più al passo con i tempi.  Tempistiche ristrette però, per  rivedere la progettazione e appaltarla in tempo, a pochi mesi dalla scadenza, ossia entro la fine di quest'anno. Tant'è che è stata richiesta una proroga, bocciata ad oggi dal Ministero.

Le dichiarazioni

"Siamo qui per chiedere una proroga sulla progettazione per la realizzazione del Ponte Preti - ha dichiarato in sintesi il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, nonché consigliere delegato della Città Metropolitana - Ci sono state delle questioni come il passaggio della viabilità da Città Metropolitana ad Anas, oltre al Covid, ma soprattutto la chiesta di realizzare la struttura in acciaio, anziché in calcestruzzo".

Il vicesindaco Jacopo Suppo ha invece ripercorso tutto l'iter, iniziato ante Covid nel 2019, specificando come siano state affrontate tutte le difficoltà fino ad oggi, arrivando a percorrere "l'ultimo miglio". Insomma, un'assurdità non concedere la proroga arrivati  ad un passo ormai dalla realizzazione del nuovo progetto fondamentale per il Canavese.

"Si tratta di un investimento fondamentale per il territorio ma le risorse stanziate nel 2019 dal ministro Paola De Micheli ora sono a rischio di revoca - il commento di Alberto Avetta - Il decreto legge varato dal governo Meloni a giugno e convertito nella legge n. 120 del 8 agosto scorso fissa al 31 dicembre 2024 il termine entro il quale aggiudicare gli interventi infrastrutturali finanziati, pena la revoca dei fondi. Se il ministro Salvini togliesse questi soldi sarebbe un’amara beffa. La progettazione della variante al Ponte Preti è stata affidata alla Città Metropolitana di Torino, poi la nuova infrastruttura verrà trasferita per competenza ad ANAS, ma è evidente a tutti che è impossibile rispettare il termine tecnico fissato al dicembre prossimo. La revoca delle risorse costituirebbe un danno enorme per il Canavese e per tutta la Città Metropolitana. Rischiano infatti di essere cancellati tanti altri interventi urgenti e attesi da tempo: il ponte di Borgo Revel a Verolengo, quello tra Cirié e Robassonero e tra Settimo Torinese e Castiglione, nonché i ponti di proprietà Anas di Romano Canavese e Settimo Vittone. Bisogna agire uniti, affinché queste risorse siano non solo mantenute ma aumentate per garantire la necessaria copertura dei maggiori costi. Si parla tanto di sviluppo e di attrattività per le nostre imprese: questo è il momento di dimostrare con i fatti che le infrastrutture sono indispensabili per fare sviluppo locale. Mi auguro che tutti, anche le imprese canavesane e le loro rappresentanze, si facciano sentire. È il momento di fare fronte comune tra tutte le forze politiche, insieme a chi ha a cuore lo sviluppo ed il futuro del Canavese".

 

Seguici sui nostri canali