Fra gli italiani in Terra Santa durante l'attacco di Hamas anche il parroco di Leini
Don Riccardo, insieme al suo gruppo d i fedeli, è riuscito a rientrare già il mercoledì sera a Leini
Fra gli italiani in Terra Santa durante l'attacco di Hamas anche il parroco di Leini, rientrato in Italia già mercoledì 11 ottobre 2023.
Fra gli italiani in Terra Santa durante l'attacco di Hamas anche il parroco di Leini
Fra gli italiani bloccati in Israele al momento dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 c'era anche il parroco di Leini e Mappano don Riccardo Robella in pellegrinaggio in Terra Santa. Il sacerdote si trovava a Gerusalemme al seguito di un gruppo di fedeli per un viaggio già organizzato da tempo insieme ai suoi ex parrocchiani di Nichelino. L’attacco missilistico di Hamas e l’invasione d’Israele con forze armate terroristiche ha interrotto i collegamenti da e per la Palestina ritardando il rientro di Don Riccardo e dei suoi fedeli così come migliaia di altri turisti di tutto il mondo.
Il rientro
La Farnesina si è messa subito al lavoro per organizzare voli di rientro per gli italiani e mercoledi scorso, 11 ottobre 2023, Don Riccardo e il suo gruppo di fedeli sono rientrati in Italia con un volo diretto all'aeroporto di Verona. Da qui la comitiva ha raggiunto Torino in pullman.
Le rassicurazioni del parroco
Nonostante la situazione di difficoltà e l’incertezza sull’evoluzione della situazione, il parroco ha comunque mantenuto un canale di comunicazione con Leini e con i parrocchiani durante i giorni difficili di permanenza in Terra Santa dopo l'attacco estremista. Per tranquillizzare tutti ha anche postato un video nel quale ha rassicurato tutti i fedeli sul suo stato di salute e sul fatto d’essere in una zona in quel momento “tranquilla”. «La situazione allo stato attuale, almeno qui a Gerusalemme dove siamo noi – ha spiegato don Riccardo – è ancora abbastanza serena. In lontananza si vede del fumo ma qui non ci sono stati scontri, non ci sono stati attacchi e la vita sembra proseguire come sempre. Per quanto ne sappiamo noi, la situazione più difficile è concentrata nella zona di Gaza. C’impiegheremo un po’ a rientrare perché i voli sono bloccati o per lo meno le compagnie aeree non vogliono venire in Israele. Nonostante tutto in qualche modo proveremo a farcela e a partire per tornare a casa. Ci sentiamo presto». Contattato tramite WhatsApp, il parroco ha confermato la situazione e la relativa tranquillità nonostante l’incertezza del volgere del conflitto aperto da Hamas contro Israele e che ha già generato migliaia di morti, tra civili, militari e terroristi, da entrambe le parti. «Stiamo lavorando – ha detto nella giornata di lunedì – per cercare un volo che ci riporti a casa. La situazione è comunque in continua evoluzione. Se non ci saranno ulteriori contrattempi dovremmo prendere il volo che mercoledì mattina partirà alle 4:50 da Tel Aviv alla volta dell’Italia. Quindi state sereni che io al momento sono tranquillo perché Gerusalemme è fuori dal raggio degli attacchi terroristici e quindi allo stato attuale non corriamo alcun pericolo. Ci vediamo presto a Leini», ha concluso.