Frana di Quincinetto: presto una conferenza di servizi
All'ordine del giorno la realizzazione di un vallo contenitivo per risolvere il problema.
Frana di Quincinetto: presto una conferenza di servizi. All'ordine del giorno la realizzazione di un vallo contenitivo per risolvere il problema.
Frana di Quincinetto
La conferenza dei servizi relativa all’approntamento di un “vallo contenitivo”, cioè di una barriera paramassi alta otto metri a protezione delle sede viaria dell’autostrada Torino-Aosta e della parallela linea ferroviaria minacciate dal fronte franoso che incombe dalla montagna in località Chiappetti di Quincinetto, dovrebbe tenersi dopo le festività pasquali. Sarà il primo passo per poi intervenire sulla frana stessa con la rimozione delle rocce incombenti, in modo da farla “sgonfiare”, progetto al momento in fase di analisi tecnica. Il materiale franoso è tutt’altro che in stasi e continua a muoversi pericolosamente, anche senza l’incidenza di precipitazioni piovose rilevanti. Strettamente monitorata da sensori speciali approntati in precedenza, la frana, secondo i report tecnici dell’Arpa e dell’Università di Firenze, tende a movimentare massi di una certa grandezza a fronte di argini costituiti 500mila metri cubi di rocce retrostanti a blocchi più massicci, anch’essi non stabili.
La parola al sindaco
Una situazione d’impellente emergenza da sempre rimarcata dal sindaco Angelo Canale Clapetto, che ha ben chiaro lo scenario drammatico che potrebbe configurarsi davanti alla peggiore ipotesi configurabile, quella del crollo a valle di una quantità tale di materiale roccioso da bloccare i collegamenti tra le Regioni, i paesi sul corso della Dora e ogni attività di comunicazione e trasporto viario. “Non abbiamo avuto quest’anno precipitazioni pesanti di pioggia o di neve, che sciogliendosi poteva aggravare lo stato delle cose, movimentando i massi instabili - ha dichiarato il primo cittadino - ma non di meno la frana non sta ferma. Gli esperti sono concordi nel dire che non è pensabile si formi un naturale zoccolo a freno dei massi, è destinata a tracimare a valle. Quindi è necessario muoverci il più presto possibile per realizzare la barriera di contenimento di cento metri, dove ora ci sono le reti ad alta definizione”.
Situazione d'emergenza
La possibilità di collasso parziale del fronte franoso è quindi molto probabile e impone appunto di accelerare in ogni modo gli interventi di sicurezza messi a punto dal protocollo siglato dal Comune di Quincinetto con le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta e con la Società Autostrade Valdostane (Sav), nel luglio 2019. In caso di chiusura dell’autostrada era già stato redatto un piano di viabilità alternativa, comprendente il recupero del ponte sulla Dora e l’attivazione di stazioni ferroviarie per navette di collegamento atte a smaltire il traffico sulle arterie per Pont Saint Martin e Ivrea. Dal Ministero delle Infrastrutture della Regione Piemonte sono stati messi a disposizione del Comune di Quincinetto 4 milioni di euro per il progetto di sistemazione della frana, impiegabili una volta approvata la linea d’azione da seguire. L’amministrazione comunale di Quincinetto attende anche da Sav l’allestimento lungo il viadotto in paese delle barriere antirumore, previsto anche questo dopo Pasqua.