"Gennaio a morir portiamo"
Rivive la tradizione a Groscavallo.

"Gennaio a morir portiamo". Rivive la tradizione a Groscavallo.
"Gennaio a morir"
Come ogni anno si è rinnovata la tradizione sabato 1 febbraio insieme alla Pro Loco per la festa popolare di una volta per “Alen ansema a porté murì Ginè”. Una tradizione del centro montano dell’alta Val Grande di Lanzo e questa volta nel ritrovarsi per salutare il mese di gennaio appena passato da un giorno a cui in tanti hanno partecipato, nel corso della manifestazione a tappe tra cibo e buon vino e cantando “Gennaio a morir portiamo, ridendo e scherzando camminiamo e mangiamo”.
Cibo, vino e canti
Per tutti i giovani e le famiglie intervenute per l’occasione, quella di “Ginè” è stata una cena di degustazione a tappe con tanto divertimento e allegria con ritrovo e partenza in serata da Forno Alpi Graie dove c’è stata l’accoglienza dei partecipanti con una breve sosta aperitivo, per scendere nelle altre frazioni e continuare con l’antipasto, dopo con la degustazione formaggi, quindi per la spaghettata e per concludere il tutto con il dolce.
La storia di "Ginè"
Tante maschere legate all’evento che ricalca la storia di “Ginè”, il mese più freddo e buio dell’anno su in montagna che viene salutato senza tanti rimpianti. Ad accompagnare la festa in musica il gruppo dei “Blu l’Azard” suonando in tutte le varie tappe nelle frazioni groscavallesi notissime arie francoprovenzali. La Pro Loco ringrazia tutti i partecipanti e insieme i ristoratori del comune per aver dato ospitalità alla nuova edizione della festa di “Ginè”.