Giornata della Solidarietà alla comunità La Torre

Domenica, 9 settembre, alla Fondazione “Comunità La Torre”  Anffas Onlus di Rivarolo

Giornata della Solidarietà alla comunità La Torre

Giornata della Solidarietà un successo la 24esima edizione alla comunità La Torre

Giornata della Solidarietà

Domenica, 9 settembre, alla Fondazione “Comunità La Torre”  Anffas Onlus di Rivarolo si è svolta la Giornata della Solidarietà. Ad aprire l’evento, il concerto della Filarmonica Rivarolese, il saluto delle autorità e la celebrazione della messa, accompagnata dalla Cantoria della Parrocchia di San Giacomo. La festa è proseguita gustando Paella e Sangria cucinata da Francesco con il supporto della Pro Loco di Rivarolo. Dopo il pranzo, l’intrattenimento e baraonda musicale a cura di Marco Picchiottino.

Il commento 

“Questa giornata è fondamentale nel nostro programma annuale – dichiara Giandario Storace, vice Presidente della Fondazione Comunità La Torre am Anffas Onlus – Perchè coinvolge tutta la cittadinanza insieme alle persone con disabilità e agli anziani. Una festa piena di allegria e divertimento.” Questa edizione si è distinta soprattutto perchè quest’anno cade il sessantennale di Anffas.

L’anniversario dell’Anffas

“Per noi questa Festa è diversa dalle altre, ha un significato particolare. Anffas è nata nel 1958 e negli ultimi sessant’anni la disabilità è cambiata. Sessant’anni fa le persone con disabilità stavano chiuse in casa, non esistevano iniziative per loro. Adesso, soprattutto qua a Rivarolo, sviluppiamo progetti di autodeterminazione, in modo che possano vivere come noi, senza alcuna differenza e partecipare alla vita sociale in un modo vero. Per anni il nostro è stato un servizio criticato, definito ghettizzante – prosegue Storace – Eppure noi abbiamo dimostrato che non è così, prendendo in carico anche persone che necessitano di un forte sostegno. Il progresso lo dobbiamo al cambiamento culturale, ma anche a Rivarolo Canavese che è una città accogliente che ci ha sempre ascoltato, ma soprattutto – conclude – lo dobbiamo ai ragazzi che hanno creduto in questi progetti e stanno facendo vivere le persone con disabilità una vita inclusiva piena di soddisfazioni.”