Guardia di Finanza intercetta un milione di euro
All'aeroporto di Caselle scoperti gli espedienti dei passeggeri "truffaldini".

Guardia di Finanza intercetta un milione di euro. All'aeroporto di Caselle Torinese.
Guardia di Finanza intercetta un milione di euro
Dagli ovetti di cioccolato, ai pacchi regalo, dalle imbottiture delle cinture agli indumenti intimi. Sino ad arrivare ai pannolini per bambini o addirittura agli assorbenti intimi. Infatti sono vere e proprie opere dell’ingegno. Divenute nel corso del tempo, sempre più elaborate, quelle scoperte dalla Guardia di Finanza di Torino all’Aeroporto di Caselle. Che, unitamente ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane in servizio allo scalo aeroportuale, solo nell’ultimo anno, ha monitorato un flusso di circa 4,5 milioni di euro.
Controlli sempre più serrati
Circa un milione di euro è stato intercettato dalle Fiamme Gialle e dai Doganieri, che constatavano e verbalizzavano un’eccedenza. Rispetto alle soglie consentite dalla legge, di circa 200.000 euro. I Finanzieri della Compagnia di Caselle Torinese, che nell’ultimo anno hanno intensificato i controlli valutari sui passeggeri in partenza e in arrivo presso lo scalo. Hanno selezionato e sottoposto a ispezione circa 600 passeggeri in partenza ed in arrivo presso l’aeroporto “Sandro Pertini”. Dei menzionati soggetti sottoposti a controllo, un centinaio sono stati sanzionati, poiché trovati con ingenti quantitativi di valuta contante al seguito. Violando, infatti in tal modo, la normativa vigente che prevede, per i passeggeri, l’obbligo di dichiarare in Dogana gli importi di denaro contante portati al seguito pari o superiori a 10.000 euro.
Espedienti per eludere i controlli
Tra gli espedienti adottati per tentare di eludere i controlli vi è quello compiuto da una cittadina nigeriana in partenza per Lagos, via Istanbul. I finanzieri hanno rinvenuto migliaia di euro in banconote di diverso taglio, all'interno degli assorbenti intimi ingegnosamente modificati. Oppure quello realizzato da un cittadino romeno in partenza per Bucarest. Nascondeva il denaro all'interno degli involucri in plastica contenuti negli ovetti di cioccolato al posto delle sorprese per i bambini. Fondamentale in tutti i casi è stato l'apporto fornito dal fiuto del "cash dog" delle Fiamme Gialle, il pastore tedesco "Escos" abituato a riconoscere l'odore delle banconote anche a distanza.