Il day hospital onco-ematologo torna a Ciriè

CIRIE' - Nel 2008, il Day hospital onco-ematologico era stato trasferito, per poter eseguire lavori di ristrutturazione, dall’Ospedale di Ciriè a quello di Lanzo, con previsione di un rientro futuro nel Presidio ciriacese, che può garantire standard organizzativi, strutturali e tecnologici più elevati.

Il day hospital onco-ematologo torna a Ciriè
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CIRIE' - Nel 2008, il Day hospital onco-ematologico era stato trasferito, per poter eseguire lavori di ristrutturazione, dall’Ospedale di Ciriè a quello di Lanzo, con previsione di un rientro futuro nel Presidio ciriacese, che può garantire standard organizzativi, strutturali e tecnologici più elevati.

CIRIE' - Nel 2008, il Day hospital onco-ematologico era stato trasferito, per poter eseguire lavori di ristrutturazione, dall’Ospedale di Ciriè a quello di Lanzo, con previsione di un rientro futuro nel Presidio ciriacese, che può garantire standard organizzativi, strutturali e tecnologici più elevati. Ora, a partire dal 19 dicembre, le cure onco-ematologiche a più alta complessità, e soltanto quelle, saranno nuovamente erogate nell’ambito del Day hospital onco-ematologico di Ciriè, situato al terzo piano del Presidio in locali completamente rinnovati, per garantire la massima sicurezza delle persone assistite. Il nuovo Day hospital onco-ematologico di Ciriè può assicurare i necessari standard di sicurezza e di qualità assistenziale essendo sede di DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione). La nuova modalità organizzativa è stata illustrata ampiamente, in particolare rispetto alla sicurezza, in più momenti, anche presso l’Assessorato regionale alla Sanità, a partire dai primi mesi dell’anno in corso. “Alcuni pazienti a più alto rischio – spiega il Direttore Sanitario dell’ASL TO4, dottor Mario Trainadevono necessariamente essere seguiti in un ambito più appropriato, quale quello dell’Ospedale di Ciriè, dove, in caso di urgenza, è possibile assicurare l’assistenza rianimatoria di livello adeguato. Si tratta delle persone che devono essere trattate con cicli di chemioterapia infusionale, delle persone affette da patologie ad alto rischio o che necessitano di supporto trasfusionale o di terapie ad alto rischio di reazione allergica e le persone ad alto rischio di  complicanze settiche o che richiedano un approccio multidisciplinare”. Ma, eccetto le cure onco-ematologiche ad alta complessità, tutta la restante attività del Day hospital onco-ematologico dell’Ospedale di Lanzo continuerà a essere assicurata anche in questo Presidio. Precisa, infatti, il dottor Traina: “Il Centro Accoglienza e Servizi (CAS), che è il primo riferimento dell’utente e dei suoi familiari per quanto riguarda l’assistenza, l’orientamento tra le strutture ospedaliere e il supporto per affrontare la malattia, continuerà a essere operativo anche presso il Presidio lanzese. A Lanzo, quindi, continueranno a essere garantiti la presa in carico delle persone affette da un problema tumorale, le attività di diagnosi e di impostazione della terapia appropriata, la somministrazione delle terapie orali oncologiche e delle terapie di supporto non trasfusionali e i controlli periodici”. Date le caratteristiche del territorio in cui è inserito l’Ospedale di Lanzo e il rilievo che le attività sanitarie svolte in questo Presidio hanno per la comunità lanzese – conclude il dottor Traina , l’Ospedale di Lanzo continuerà a svolgere un ruolo importante nella rete dei presidi ospedalieri aziendali. Saranno mantenute tutte le attività ospedaliere che, in base a criteri di sicurezza per il paziente, non richiedano il livello organizzativo di un ospedale sede di DEA, attività oggi presenti nel Presidio ospedaliero di Lanzo e, in più, stiamo progettando di realizzare in questo stesso Presidio un nuovo Centro di medicina d’iniziativa per le patologie croniche a valenza aziendale”.

 

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