Il maresciallo Angelo Pilia va in pensione dopo 40 anni di servizio
Al suo posto è già arrivato il maresciallo capo Michelangelo Campisi

Il maresciallo Angelo Pilia va in pensione dopo 40 anni di servizio
La pensione
Dopo una carriera lunga quasi quattro decenni, il Luogotenente con carica speciale Angelo Pilia ha salutato l’Arma dei Carabinieri, lasciando il comando della Stazione di Agliè, con competenza anche sui territori di Ozegna, Ciconio, Torre e Bairo. Pilia ha compiuto 60 anni lo scorso 19 luglio e, con il suo pensionamento, si chiude un capitolo importante della sicurezza nel territorio canavesano. Al suo posto è subentrato il maresciallo capo Michelangelo Campisi.
La carriera
Nato a Cagliari nel 1965, Pilia si è arruolato nell’Arma il 18 settembre 1987. Da quel momento ha servito con dedizione in diverse sedi del Piemonte: ha iniziato a Castellamonte come sottordine nel 1989, è passato a Ivrea nel 1991 come capo equipaggio del Nucleo Radiomobile e poi, l’anno successivo, a Torino presso l’Ufficio Telematica della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta. Il 24 luglio 2000 è stato nominato comandante della Stazione di Agliè, incarico che ha mantenuto per 24 anni, diventando un punto di riferimento per la sua instancabile presenza, il suo deciso contrasto alla criminalità e l’approccio sempre umano e collaborativo.
Le onorificenze
Nel corso della sua carriera Pilia ha ricevuto numerose onorificenze, tra cui la nomina a Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, la Medaglia d’oro al merito di lungo comando e la Medaglia Mauriziana al merito militare. Il suo impegno è stato riconosciuto anche con un encomio semplice da parte della Legione Piemonte e Valle d’Aosta. Oggi, mentre saluta la divisa e i colleghi, Pilia lascia dietro di sé una scia di stima e gratitudine da parte delle istituzioni e dei cittadini. Il suo nome resterà legato in modo indelebile al borgo alladiese, che si prepara a tributargli una grande festa, e a Ozegna, Ciconio, Torre e Bairo, il primo Comune ad avergli conferito la cittadinanza onoraria.
La dichiarazione
«Per me questi Comuni – ha dichiarato Pilia – non sono solo luoghi geografici, ma comunità vive, ricche di storia, tradizioni e valori che ho sempre ammirato, paesi che sanno custodire la propria identità e guardare al futuro con coraggio e dignità».