Il sindaco di Cuorgnè Pezzetto in difesa degli operatori sanitari: «Non è vero che ogni malato vale 2000 euro»
Lo sfogo del primo cittadino contro chi accusa medici e infermieri e personale sanitario di essere mercenari.
Il sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto esasperato dalle continue "bufale" si schiera in difesa degli operatori sanitari: «Non è vero che ogni malato vale 2000 euro».
Il sindaco di Cuorgnè Pezzetto in difesa degli operatori sanitari
Il sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto interviene in difesa di medici, infermieri e operatori sanitari che stanno combattendo in questo momento la dura lotta contro il Coronavisus al fianco della popolazione. Quegli stessi operatori sanitari che durante il primo lockdown venivano chiamati eroi e che ora si sento più soli, accusati da alcuni di essere mercenari e guadagnare "2000 euro a malato". Il sindaco Pezzetto non ci sta e si schiera in loro difesa.
Sono il Sindaco di una cittadina piemontese, abbiamo un Ospedale che in questa fase della pandemia è diventato completamente Covid e un pronto soccorso che per questo motivo è stato temporaneamente chiuso.
Nella confusione della prima fase quasi quotidianamente portavamo agli “eroi” (infermieri, medici, volontari) materiale indispensabile (mascherine, camici, visiere). Era scattato un senso di solidarietà e unione emozionante nei loro confronti, fatto di piccoli ma importanti gesti: dal disegno del bambino, al caffè, dal croissant alla pizza, uscivamo dai balconi ed applaudivamo a queste nostre persone speciali.
Oggi gli stessi “eroi” di ieri stanno con fatica e sacrificio anche personale combattendo questa seconda battaglia di una pandemia spaventosa esattamente come ieri ma purtroppo più soli.
Come Sindaco, oggi, ho dovuto spiegare a diversi cittadini che per chi lavora quotidianamente negli ospedali il Covid non è un business, che non è vero che ogni malato vale 2000 euro, che sono tutte “palle”, che gli “eroi” di ieri non lo fanno per soldi, e che “la terra non è piatta”.