Polemiche

Ivrea Estate l'assessore replica alle polemiche

Sia detto chiaramente che nessuno è stato “cacciato”.

Ivrea Estate l'assessore replica alle polemiche
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Ivrea Estate l'assessore Costanza Casali replica alle polemiche di Rosse Torri.

Ivrea Estate

Su Ivrea Estate l'assessore Costanza Casali dice: "Quello che più lascia perplessi è lo stupore e il risentimento di Rosse Torri quando l’amministrazione comunale ha chiesto all’associazione di avere visibilità rispetto al progetto proposto e magari anche rispetto ai c1 (i bordereau) della stagione precedente. Che altro dovrebbe fare un assessorato alla cultura, un’amministrazione comunale, se non “interessarsi”, condividere e verificare l’operato di coloro cui delega la gestione di un servizio (sia esso cultura o altro)? La disabitudine al confronto con l’amministrazione pubblica, sia in fase di progettazione sia a consuntivo, è talmente solida da far recepire come anomalo l’interessamento di chi per questo è pagato dalla collettività. L’amministrazione comunale ha il dovere, prima ancora che il diritto, di verificare la qualità delle proposte anche in termini di efficacia e opportunità, soprattutto se non si passa attraverso un bando e si chiede l’assegnazione di un contributo straordinario.

Perché richiedere i titoli

Chiedere di poter visionare un progetto da parte dell’assessorato alla cultura, prima di spendere soldi pubblici è un dovere nei confronti dei cittadini. Analizzare l’andamento, anche a livello di presenze, della stagione precedente di una determinata manifestazione, può voler dire trarre conclusioni utili al fine di modificarne eventualmente i modi, i tempi e i contenuti in vista di una maggiore efficacia.  Sia detto chiaramente che nessuno è stato “cacciato”. E’ stato proposto a Rosse Torri lo stesso contributo dello scorso anno, cioè 11.000 euro, in via preferenziale senza passare da un bando per gestire una rassegna del tipo di quella dell’anno precedente magari concentrandosi di più sulla parte cinematografica.  L’associazione ha rifiutato la proposta del comune.

Una strumentalizzazione

Quanto alle tempistiche di realizzazione di una rassegna estiva facciamo presente che l’associazione Rosse Torri si è presentata in un primo momento senza alcun progetto per chiedere l’attribuzione di un contributo straordinario. In data 08.06.2020, poi, hanno presentato una richiesta di 24.000 euro (più del doppio dello scorso anno) senza un programma dettagliato e senza la minima intenzione di condividerlo con l’amministrazione comunale. Non è quindi mancato l’ascolto da parte nostra, in primis sono mancate la progettualità e l’apertura da parte dei proponenti. La proposta presentata è stata articolata in modo sommario, includendo nella programmazione altre associazioni del territorio, sentite le quali si è appreso che erano all’oscuro dell’importo richiesto da parte di Rossi Torri poiché non era stato offerto loro alcun cachet ed inoltre una di queste avrebbe avuto problemi nella rendicontazione qualora il contributo fosse stato attribuito direttamente a Rossi Torri”.

La verità secondo l'assessore

La verità è che i signori di Rossi Torri sono venuti in Comune per cercare la rissa. Ciò nonostante, ci si è dichiarati disponibili a riconoscer loro il contributo dell’anno precedente, in via privilegiata senza passare da un bando, magari puntando più sulla loro peculiarità del cinema. Avendo Rosse Torri rifiutato la proposta, l’amministrazione comunale sta valutando se e in quale modo strutturare una proposta alternativa che garantisca alla popolazione qualche serata di spettacolo di qualità. Sia detto per inciso, occorre pensare una sinergia, un circolo virtuoso tra cultura- commercio-turismo”.

Il nuovo bando

“Il meccanismo del bando deve garantire trasparenza ed equità e deve essere percepito come un miglioramento rispetto alla politica del contributo a pioggia che crea ampi consensi e clientelismo, ma che spesso non sostiene quei soggetti virtuosi in grado di intercettare risorse anche al di fuori del contesto cittadino. Fatto salvo il concetto che la cultura non è il commercio e neppure il mero intrattenimento e che va salvaguardata la qualità della proposta, e ritenendo che la cultura non sia monopolio ma anzi sia pluralità, varietà, differenza e confronto, l’amministrazione ha ritenuto fosse giunto il momento di premiare la meritocrazia e si è ritenuto di dare un contributo straordinario a Open Papyrus Jazz Festival e a La Grande Invasione, previsti per fine estate, e di procedere con un bando per tutti gli altri progetti. Quanto ai bandi e in generale alle tempistiche di elaborazione della programmazione estiva, si deve considerare che mi sono insediata il 6 marzo e che l’8 l’Italia entrava in lockdown e che in un momento di emergenza e di crisi economica gravissima l’amministrazione ha dato la precedenza al “panem” (i buoni sconto e gli aiuti a chi ne aveva maggiore necessità) per occuparsi quindi subito dei “circenses”. Questo anche perché la ripresa dello spettacolo dal vivo per le sue caratteristiche di contatto tra il pubblico pareva, giustamente, questione da considerare con estrema attenzione e in via di definizione a livello nazionale. Detto questo, siamo felici che, la riapertura del teatro Giacosa il 21 giugno e il prossimo 5 luglio, abbia dato il via con successo, nel rispetto delle norme anticovid, alla ripresa dello spettacolo dal vivo e che sono già in programmazione per il 28-29-30 Agosto La grande Invasione e per il 3-4-5- Settembre Ivrea Jazz Festival. Infine possiamo aggiungere che in qualunque avvicendamento, sia esso politico o ai vertici di qualsiasi tipo di organizzazione, il cambiamento è auspicabile ed è spesso segnale di desiderio di svolta e di novità se non legittimo tentativo di rinascita.”.

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