Ivrea patrimonio Unesco, la riunione con la Regione per un nuovo inizio

Per favorire la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.

Ivrea patrimonio Unesco, la riunione con la Regione per un nuovo inizio
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Ivrea patrimonio Unesco, la riunione in Regione per un nuovo inizio

Ivrea patrimonio Unesco

Per Ivrea patrimonio Unesco, la riunione con la Regione per un nuovo inizio. Mercoledì 10 ottobre, nella sede universitaria posta in una parte degli edifici dichiarati Patrimonio Mondiale  si è riunito il Tavolo del Distretto piemontese. Il Distretto riunisce i siti regionali inclusi nella Lista del Patrimonio Mondiale, nelle reti delle Riserve di Biosfera MaB e Global Geopark.

Un nuovo passo per la valorizzazione

L'inserimento riguarda anche altri elenchi istituiti ai sensi dei programmi Unesco. Ed è lo strumento stabilito dall'art. 19 della Legge regionale 11/2018, attraverso cui la Regione Piemonte opera per integrare la cultura nelle proprie politiche di sviluppo. A tutti i livelli, al fine di creare le condizioni propizie allo sviluppo sostenibile del territorio, nelle sue componenti culturali e paesaggistico-ambientali. Tramite questo strumento, inoltre, la Regione favorisce la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.

Il sito eporediese

Il sito eporediese "Città industriale del XX secolo" ha avuto, già durante il periodo della propria candidatura, l'opportunità di sedersi a questo importante Tavolo. Per condividere il progetto e apprendere le dinamiche che si determinano con l'inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale. Introdotti i lavori dal coordinatore del Sito Renato Lavarini, è seguito il saluto del Sindaco Stefano Sertoli e di Paola Casagrande Direttore Cultura, Turismo e Sport della Regione.

Il commento del sindaco

Il Sindaco ha dato il benvenuto ai partecipanti, ringraziato la Regione per aver accettato l'invito di riunire il Tavolo a Ivrea, ultimo sito UNESCO iscritto e il primo del patrimonio industriale del Novecento per lo Stato italiano. La decisione di realizzare la prima riunione dopo la pausa estiva a Ivrea è un riconoscimento della sua importanza per lo sviluppo culturale, territoriale e sociale di tutta la regione.

 

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