La Passione di Cristo raccontata secondo la tradizione medievale di Ivrea
IVREA - Un migliaio di persone nella Serata di Sabato 01 Aprile per la Seconda edizione della Sacra Rappresentazione Medievale della Passione di Cristo, nonostante la pioggia costante ed il vento gelido. Si respira aria di soddisfazione ad Ivrea, per la buona riuscita della manifestazione ideata ed organizzata dall’Associazione Artistico Culturale “Il Diamante”, con il coinvolgimento di ben 19 associazioni del territorio, e che ha visto confluire nelle vie del centro ben 250 figuranti in abito storico.
IVREA - Un migliaio di persone nella Serata di Sabato 01 Aprile per la Seconda edizione della Sacra Rappresentazione Medievale della Passione di Cristo, nonostante la pioggia costante ed il vento gelido. Si respira aria di soddisfazione ad Ivrea, per la buona riuscita della manifestazione ideata ed organizzata dall’Associazione Artistico Culturale “Il Diamante”, con il coinvolgimento di ben 19 associazioni del territorio, e che ha visto confluire nelle vie del centro ben 250 figuranti in abito storico.
IVREA - Un migliaio di persone nella Serata di Sabato 01 Aprile per la Seconda edizione della Sacra Rappresentazione Medievale della Passione di Cristo, nonostante la pioggia costante ed il vento gelido. Si respira aria di soddisfazione ad Ivrea, per la buona riuscita della manifestazione ideata ed organizzata dall’Associazione Artistico Culturale “Il Diamante”, con il coinvolgimento di ben 19 associazioni del territorio, e che ha visto confluire nelle vie del centro ben 250 figuranti in abito storico. L’attore e presentatore Davide Mindo, ideatore dell’iniziativa, nonché direttore artistico e regista anche quest’anno ha ben interpretato il ruolo di Gesù Cristo riuscendo a suggestionare e coinvolgere il pubblico. L’impegno di tutti i figuranti è stato ben apprezzato dal pubblico, che ha potuto assistere ad una Sacra Rappresentazione originale e densa di emozioni. Le vie del centro storico eporediese hanno ricreato il contesto ideale dove rivivere pienamente con trasporto gli ultimi istanti di vita di Gesù Cristo. Hanno collaborato alla Seconda Edizione dell’Evento il gruppo storico del canavese IJ Ruset , il gruppo storico “Il Mastio”, la via Francigena di Sigerico, La compagnia Teatrale dello Scorpione, l’ Academia Cantus e La compagnia dell’Unicorno, alle quali verranno affiancate altre belle realtà del territorio canavesano come il Liceo Classico “C. Botta”, L’Associazione Camelot, il Gruppo Nocturna, La Castellata, Il Gruppo Corazze del Duca di Savoia, le Spille d’Oro Olivetti, il Coro della Cattedrale di Ivrea e Lo Spazio Arte Giovani. Un programma che ha visto la partecipazione dei Gruppi storici il Mastio, L’Associazione Camelot, La Castellata di Chiaverano ed il Gruppo Storico del Canavese Ij Ruset, i cui tamburi sottolineato con bravura e tempismo le fase salienti della rappresentazione. Molto gradita è stata la partecipazione dell’Associazione “La Via Francigena di Sigerico” nelle vesti dei pellegrini medievali, costumi peraltro ‘inaugurati’ in questa occasione. Da sottolineare I maestri del fuoco Nocturna e la Compagnia dell’Unicorno che si sono esibiti in Piazza Ottinetti al cospetto dei 250 figuranti, permettendo così di evidenziare lo stampo medievale della manifestazione. La collaborazione della Pro Loco di Pont St Martin e delle rappresentanze di due rioni della cittadina valdostana (Pontis Romani e San Rocco) ha giocato un ruolo fondamentale per quanto concerne l’impatto visivo offerto dai soldati romani. Sicuramente avvincente l’idea di far sfilare la legione romana con un preparatissimo Capo delle Guardie che ha impartito gli ordini ai suoi 20 legionari esclusivamente in latino, accrescendo sicuramente lo stupore e la meraviglia in coloro che hanno assistito all’avvicinamento del gruppo in maniera ordinata e scenografica. L’apertura con i canti Gregoriani in Piazza Ferrando eseguiti dall’Academia Cantus diretta da Benedetta Simoni e durante la messa dal Coro della Cattedrale diretto da Paolo Bersano hanno accresciuto sicuramente il valore artistico e storico della manifestazione. Nel pomeriggio del Sabato inoltre hanno registrato molta partecipazione le Passeggiate culturali con l’Archeologa professionista Lorenza Boni, le visite guidate della Cripta del Duomo e delle Chiese di San Gaudenzio e San Nicola curate dagli studenti del Liceo Classico C. Botta, le visite del Monastero di San Bernardino curate dalle Spille d’Oro Olivetti e la Mostra d’arte Contemporanea in Via Arduino curata dal designer Gallo Galliano. Inoltre , nonostante la pioggia sarà ancora possibile ammirare in Piazza castello nei pressi del Chiostro l’ottimo lavoro svolto dalla madonnara Alessandra Bellini. Seguitissimo e molto interessante il convegno storico proposto nella serata di Giovedì 30 Marzo, in Santa Marta, dove il quadro vivente dell’Ultima cena dello Spanzotti e l’esposizione di una croce ed una corona di spine del 1700/1800 hanno ben sposato gli interventi dei relatori Massimo Centini, Fabrizio Dassano e Barbara Manucci. Si segnalano inoltre la partecipazione del Gruppo Corazze di Savoia di Agliè e i tre preparatissimi studenti del Liceo Classico Botta che con entusiasmo hanno spiegato la funzione di questi antichi reperti storici ad uso liturgico custoditi nella Chiesa di San Nicola. L’evento è stato realizzato con il patrocinio gratuito del Comune e della Diocesi di Ivrea, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte e dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (EAVF). La presenza dei volontari dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e della Polizia Municipale ha garantito un efficiente gestione dell’ordine pubblico per una seconda edizione caratterizzata dall’ incremento notevole in termini di qualità della rappresentazione stessa e del numero di figuranti ed associazioni coinvolte. Anche l’ aspetto organizzativo è apparso decisamente migliorato rispetto alla precedente edizione e le scelte registiche hanno permesso anche un notevole aumento della visibilità da parte del pubblico, che sicuramente ha potuto vivere appieno e con intensità la Sacra Rappresentazione, molto più di uno spettacolo teatrale itinerante.