La Squadra Mobile sgomina due gruppi di narcotrafficanti: la cocaina veniva nascosta nelle bottiglie di Rum
La Squadra Mobile di Torino, a seguito di un’articolata attività di indagine, ha tratto in arresto i componenti di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
La Squadra Mobile di Torino, a seguito di un’articolata attività di indagine, ha tratto in arresto i componenti di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
La Squadra Mobile di Torino, a seguito di un’articolata attività di indagine, ha tratto in arresto i componenti di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. La banda operava sul territorio del capoluogo sabaudo con un modus operandi ormai consolidato che prevedeva minuziosamente ogni passaggio dal produttore al grossista. Nel tempo i sodali avevano sviluppato i contatti necessari per acquistare la droga nei Paesi produttori (Sud America per la cocaina e Spagna per la marijuana), tessendo una fitta rete di corrieri che la consegnavano direttamente agli associati sul territorio torinese. L’indagine è stata avviata nell’aprile dello scorso anno quando gli operatori della Squadra Mobile constatavano che nei principali parchi pubblici di Torino, ed in particolare al “Ruffini”, venivano vendute notevoli quantità di Marijuana di elevata qualità. Così gli investigatori sono riusciti a risalire la filiera partendo dallo spaccio al minuto e identificato un soggetto che deteneva oltre 10 kg di narcotico. Due i gruppi criminali in azione: ii primo, di origine magrebina, era strutturato in modo da riuscire a rifornire le piazze torinesi di Hashish e in data 7.4.2017, con l’applicazione di 6 misure cautelari; il secondo gruppo, maggiormente strutturato e ben organizzato, era composto prevalentemente da italiani i quali, grazie ai contatti diretti con i grossisti nei Paesi di produzione dello stupefacente, riuscivano a far arrivare con vari stratagemmi grossi quantitativi di droga. La marijuana, infatti, proveniva dalla Spagna e veniva trasportata da corrieri compiacenti utilizzando vetture appositamente modificate per occultare l’illecito contenuto delle buste sotto vuoto da mezzo chilo ciascuna. La cocaina, invece, proveniva direttamente dal Sud America. Veniva introdotta nel nostro Paese utilizzando l’ingegnoso stratagemma della diluizione in bottiglie di Rum, tipiche degli Stati di partenza. In questo modo si aggiravano i normali controlli aeroportuali e, attraverso un procedimento chimico, la sostanza tornava ad avere la normale consistenza polverosa. L’organizzazione era dotata, altresì, di una pressa industriale per poter formare i classici panetti. Nel corso dell’attività di indagine sono stati sequestrati complessivamente 1,960 KG di Eroina; 10,6 kg di Cocaina; 70 KG di Marijuana; 46,54 KG di Hashish.