Sport in Canavese

L'attesa Sei Giorni di Torino 2020 non si correrà

Era uno degli appuntamenti clou: neanche il posticipo è bastato per realizzarlo.

L'attesa Sei Giorni di Torino 2020 non si correrà
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Appuntamento rinviato di un anno. L'attesa Sei Giorni di Torino 2020 non si correrà.

L'attesa Sei Giorni di Torino 2020 non si correrà

Purtroppo alla fine per gli sportivi del Canavese e per gli appassionati delle due ruote è arrivata un’altra delusione. Va detto che sino alla fine il Velodromo Francone ha lavorato per condurre in porto l’evento, ma alla fine ha deciso di annullare la «Sei Giorni di Torino» edizione 2020. La corsa doveva in un primo tempo andare in scena nei prossimi giorni. Poi, per colpa del Covid, si era deciso di posticipare il tutto a settembre. Invece nei giorni scorsi è arrivata la notizia ufficiale, diramata dal club di San Francesco al Campo, della sofferta decisione di non disputarla.

Le motivazioni del Velodromo Francone

«Due sono le motivazioni che ci hanno indotto a prendere tale decisione - fanno sapere dal Francone - Innanzitutto le difficoltà organizzative determinate dai rigidi protocolli di sicurezza giustamente stabiliti dopo il Covid-19. Misure che renderebbero assai complicato per lo staff del Velodromo Francone accogliere ogni giorno per una settimana centinaia di persone tra pubblico, atleti e accompagnatori provenienti da tutto il mondo». Non di secondo piano le questioni economica e di responsabilità. «Le istituzioni, comprensibilmente, hanno deciso di indirizzare verso situazioni più urgenti le risorse dedicate a contribuire al finanziamento della “Sei Giorni”. Al tempo stesso il Velodromo Francone non ritiene opportuno coinvolgere gli sponsor, che da sempre costituiscono la vera e fondamentale fonte di finanziamento dell'evento. Siamo sicuri che gran parte delle aziende che storicamente sostengono tale realtà non negherebbero il loro aiuto neanche quest'anno. Chiedere, però, contributi a un mondo imprenditoriale che sta lottando contro gli effetti della crisi determinata dalla pandemia ci parrebbe scorretto e irresponsabile».

Si punta tutto sul Centro di Avviamento alla Pista

A questo punto, sapientemente, il Velodromo ha scelto di concentrare le risorse di cui dispone autonomamente sulle categorie giovanili del Centro Federale di Avviamento alla Pista, tornato attivo lo scorso 10 giugno e che vanta un numero parecchio alto di atleti provenienti da tutto il Piemonte. «Riteniamo che questa sia la decisione più responsabile e corretta – commenta il presidente Giacomino Martinetto – Concentriamoci su quella che è da sempre la vera “mission” del Velodromo, la formazione dei giovani, che quest'anno sono tanto numerosi da costringerci ad organizzare doppi turni di allenamento per andare incontro alle esigenze di tutte le società, senza escludere un'eventuale competizione interregionale giovanile in autunno, se la situazione e i regolamenti ce lo permetteranno. Torneranno tempi migliori e ripenseremo ai grandi eventi, ma in questa fase è giusto così».

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