Per 10 anni ha guidato la Filarmonica di Volpiano

Le sette note canavesane piangono il maestro Ettore Gamarra

Ha rappresentato per anni un punto di riferimento per tanti musicisti del territorio.

Le sette note canavesane piangono il maestro Ettore Gamarra
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A 78 anni è scomparso un grande uomo di musica. Le sette note canavesane piangono il maestro Ettore Gamarra.

Le sette note canavesane piangono il maestro Ettore Gamarra

La scomparsa della morte di Ettore Gamarra ha lasciato un grande vuoto nel territorio del basso Canavese, nella comunità di Brandizzo come in quella di Volpiano e tra coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato. La famiglia, il lavoro e la musica erano la sua vera ragione di vita e sino alla fine si è dedicato a loro.

Addio ad un personaggio che era molto apprezzato

Ettore Gamarra aveva 78 anni. Lascia la moglie Carla, la figlia Elisa, i cugini Gianpiero con Bruna, Maria con Bruno, Sergio e Paola, Antonella con Adriano con le rispettive famiglie e i cognati. Ma Ettore è rimasto nei cuori dei numerosi musici che lui ha conosciuto e seguito nel loro percorso musicale. Aveva lavorato sino all’età della pensione nell’officina meccanica di Bonardi a Brandizzo e anche lì era stato apprezzato per le sue doti umane e professionali. Maestro di musica e direttore della bande musicali di San Raffaele Cimena, Brandizzo e Volpiano.

Il ricordo della Filarmonica Volpianese

"Ciao Ettore, con te abbiamo imparato la tecnica della musica moderna, ma soprattutto abbiamo condiviso molti momenti di pura amicizia.
Che la terra ti sia lieve. Ciao Maestro". Con queste parole la Filarmonica Volpianese ha voluto onoare, per mezzo dei social, all'amico e Maestro Ettore Gamarra, che ha ricoperto il ruolo direttore artistico dell'ensamble basso canavesano per un decennio (dal 2002 al 2012).

I ricordi di amici e colleghi

Gamarra è stata persona cordiale e timida, che però sapeva trasformarsi quando si trovava nella veste di direttore di banda, superando questi aspetti del suo carattere, lasciando posto all’esuberanza, ma sempre conservando la compostezza che lo contraddistingueva. «E’ sempre stato al fianco di mio papà - ricorda con dolcezza Ileana Sinistro, ex-presidente della filarmonica di Brandizzo - Era un amico, una persona di famiglia, sono cresciuta con lui». «Ettore è stato il mio insegnante nel 1984, quando ho iniziato a seguire le lezioni per entrare in banda. Lui infatti seguiva le lezioni dell’orientamento musicale - Afferma Massimo Perobelli, presidente della filarmonica - Entrai in banda nel concerto di Santa Cecilia nel 1987 e lui era direttore della banda in quegli anni ruolo che rivestì a Brandizzo dal 1978 al 1993. Era una persona estremamente stupenda sia dal punto di vista musicale che per il suo carattere paziente. Ettore era quello che si può definire un maestro capace, che sapeva incentivare i musici: dava loro la possibilità di esprimere la propria abilità con lo strumento musicale e dava fiducia. Infatti, assegnava il ruolo di solista a rotazione, a chi secondo lui sapeva meglio interpretare la parte. Lo ricordo con piacere e sono andato, solo tre settimane fa, a seguire il suo ultimo concerto in occasione dei 70 anni di fondazione della banda musicale di San Raffaele di cui lui era direttore».

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