Leini

Licenziamento ritirato, revocato lo sciopero

I funzionari Uilm: "Siamo lieti che sia prevalso il buonsenso delle parti e che l’azienda abbia ritirato il licenziamento. La lavoratrice, nostra delegata sindacale, rientra dunque in azienda e mantiene il proprio salario"

Licenziamento ritirato, revocato lo sciopero
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Licenziamento ritirato: è quanto emerso dal secondo incontro, tenutosi ieri giovedì 2 febbraio 2023, tra l'azienda Emmecitecnica di Leini e i rappresentanti della Uilm in merito alla vicenda di Katia Pellegrino, la dipendente 39enne che aveva visto sopprimere la propria posizione al rientro dalla maternità. Ora la società fa dietrofront, e il sindacato revoca dunque lo sciopero organizzato per oggi, venerdì 3 febbraio 2023.

Licenziamento ritirato

Sono bastate 24 ore dal primo incontro tra azienda e sindacato per far cambiare idea alla Emmecitecnica. Mercoledì 1 febbraio aveva infatti avuto luogo un vis-a-vis tra delegati Uilm e proprietà che era sembrato concludersi in un nulla di fatto, dato che il licenziamento di Katia Pellegrino ne era uscito confermato. Ufficialmente, alla base della decisione dell'azienda vi era la necessità di contenere gli extracosti con la rimozione di personale non specializzato. Ieri 2 febbraio 2023 la società ha invece richiesto un nuovo incontro, durante il quale ha ritrattato la propria posizione e ritirato il licenziamento. Lo sciopero di otto ore e il presidio previsti per oggi venerdì 3 febbraio 2023 di fronte ai cancelli della fabbrica sono dunque stati revocati.

Siglato un accordo

Katia Pellegrino (che è anche delegata Uilm all'interno dell'impresa) rimarrà quindi dipendente dell'Emmecitecnica. Il comunicato diffuso da Uilm riferisce che il ritiro del licenziamento è "quanto previsto da un verbale di accordo siglato oggi da azienda e sindacato al termine di un incontro richiesto dai rappresentanti della società".

Prevalso il buonsenso

"Siamo lieti che, dopo una vicenda iniziata il 26 gennaio, sia prevalso il buonsenso delle parti e che l’azienda abbia ritirato il licenziamento - affermano i funzionari Uilm Torino, Ciro Di Dato e Francesco Messano - La lavoratrice, nostra delegata sindacale, rientra dunque in azienda e mantiene il proprio salario. È importante che per il futuro l’azienda si sia impegnata a non procedere ad alcun licenziamento, individuale o collettivo, senza prima confrontarsi con il sindacato di riferimento”.

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