Associazionismo

Lions Club così si diventa soci la cerimonia di Rivarolo

La «conviviale» del Club Canavese Occidentale. La prima in presenza dopo la pandemia.

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Lions Club così si diventa soci di un club: la charter del Club Rivarolo Canavese Occidentale. La prima in presenza dopo la pandemia.

Lions Club così si diventa soci

Non capita tutti i giorni, anzi, tutte le sere, di ritrovarsi a cena serviti da cameriere vestite con tuniche romane di un periodo riconducibile a Tiberio Claudio Druso, siamo intorno al 14 Dc, degustare pietanze a base di cultura condite di storia antica, quella del Sacro Romano Impero. E’ quanto accaduto giovedì scorso, in occasione dell’inaugurazione della nuova «casa» del Lions Club Rivarolo Canavese Occidentale, la sede di via Trieste nei locali della parrocchia, l’ingresso di un nuovo socio e la consegna di un Melvin Jones, il più alto riconoscimento lionistico.

Charter Night

Ma l’occasione è stata propizia anche per celebrare la Charter Night (il compleanno del club) che a marzo non è stato possibile vivere per i problemi legati alla pandemia. E’ stata tutto questo la particolare e originale serata che si è svolta in presenza con ospiti d’eccezione come il Governatore Distrettuale Giancarlo Somà, del Luogotenente Comandante della Stazione Carabinieri di Rivarolo Canavese Ignazio Mammino e del parroco don Raffaele Roffino (il padrone di casa), lo chef (archeologo dei fornelli) Marco Berardinelli che ha guidato i commensali tra storia e gastronomia, appunto. Un vero banchetto ispirato all’antica cucina romana attraverso ricette documentate e tratte dall’antica Segusium di Marco Gavio Apicio (il più grande cuoco dell’antichità). “(H)abemus in cena”, dunque, questo il titolo del percorso a tavola dove, però, il cerimoniale Lions, la cui regia è stata affidata all’esperto Gianfranco Lombardo, è stato seguito come da tradizione.

I saluti

Dai saluti della presidente Carla Oberto Cima - che ringrazia il sindaco assente giustificato, era presente la moglie, per i graditi pensieri che ha espresso in una lettera inviata al club - al discorso del Governatore Somà. «E’ sempre una forte emozione - ha dichiarato la massima carica Lions presente in sala - quando in un club entra un nuovo socio. Una nuova testa pensante e due braccia che lavorano per la nostra mission: servire. Senza chiedere nulla».

Il nuovo socio

E il nuovo socio è Luca Dezzani, di Rivarolo, e lo presenta Giovanni Allera: «Una delle sue grandi doti è l’attaccamento alla famiglia. Sta ripercorrendo le orme del padre nello studio medico Mazzini, un duro lavoro soprattutto in questo periodo, ed è un punto di riferimento per le aziende, scuole ed enti pubblici per ciò che concerne la medicina del lavoro. Ha un lato umano molto spiccato e ne ho avuto la conferma di persona». Poi l’annuncio della consegna del Melvin Jones all’artista Ugo Nespolo, socio onorario del Club di Carla Oberto. Poi spazio alle pietanze arrivate da un lontano passato, con l’introduzione della archeologa Gabriella Pantò che ha dato le «coordinate» temporali di quanto stava accadendo in sala tra Epityrum condito da antipasto, Tisana Barrica come primo e datteri per dessert; tutto bagnato con Purpureum (vino rosso mielato). E a rendere l’atmosfera più «reale» il gruppo «Legio Prima Italica» tra strumenti dell’epoca e riti in latino arcaico. Il tutto, ovviamente, in mascherina.

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